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A. von Rydzewsky alle prime ascensioni del Pizzo Torrone Occidentale e della Cima di Rosso, entrambi per la parete Nord, del Dente di Sciora, del Colle e della Cima di Castello e del Piz Badile. Dall'Engadina Emilio riducesi al paese natìo, dove l'attendono i signori Wicks, Wilson e George Morse per accompagnarli all'Aiguille Noire de Pétéret.

Nancy lasciò a tavola Anne-Marie che mangiava con molte smorfie l'«oxtail soup», una broda nera e glutinosa, e s'affrettò a entrare nel salotto dove George, timido e lungo, la aspettava. George, disse Nancy, trattenendo fra le sue la mano fredda e umidiccia del giovane, ho bisogno di denari. Di molti denari. La stretta di George si rallentò, ed egli ritirò la mano da quella di Nancy.

E grazie, caro, caro George! E addio! Nancy, seguendolo cogli occhi dalla finestra, lo vide saltare sul «cable-car» che andava nella citt

Come siete buono! come siete caro! E Nancy gli afferrò la fredda mano moscia e la strinse con fervore. Il peggio è disse George che non so dove andarli a cercare. Penso che per l'appunto... Oh non me lo dite! Non voglio sapere! E Nancy si coprì con gesto vezzoso le orecchie. Preferisco molto di non sapere. Non me lo direte, vero? So che non ruberete, assassinerete nessuno!

Ed egli non scrisse. E Nancy era , seduta nella sua pensione, coi suoi vestiti, e i suoi cappelli, e le sue «crème des crèmes». Gli interi quattrocento dollari di George, più quindici degli ottanta dollari di Fräulein erano dileguati.

Anne-Marie intanto continuava a chiamare dalla sua camera domandando il pezzo che era bello; e finalmente George tornò nel suo appartamento, lasciando le porte aperte, e suonò tutta la musica del suo repertorio. Ma il «pezzo che era bello» non era fra questa, e Anne-Marie si agitò molto. Peg, e anche Nancy, dissero: L'avr

E quella dolce musica la aiutò ad aggiungere dei fantastici dettagli nella sua lettera allo Sconosciuto. La mattina seguente dovevano traslocare all'alloggio signorile di Lexington Avenue. Non poterono salutare George che era andato di buon'ora al suo ufficio.

Dopo di ciò, quando il morto signor Johnson faceva più del solito paura a Nancy, essa andava nella camera di Anne-Marie e batteva sul muro con una spazzola. E allora arrivava Peg, a passare la serata amichevolmente con lei. Spesso veniva anche George, e leggeva ad alta voce i supplementi letterari del «New York Herald». Leggeva specialmente tutte le poesie.

E scrivendo queste lettere ella venne a poco a poco a somigliare a quella che descriveva. Divenne gaia e spensierata. Si fece prestare denari da Peg, e anche da George che si era innamorato di lei. Che importava? Li ripagherebbe un giorno o l'altro.... Comprò delle vesti eleganti; fece dei debiti; firmò delle cambiali; ebbe ricorso a espedienti dubbii. Tutto l'ingegno che avrebbe dovuto servire al Libro, ella lo prese e lo usò nella sua vita quotidiana; lo sciupò in piccoli imbrogli e inganni, pur di riuscire a strapparsi dagli artigli della povert

Il chasseur chiuse lo sportello, e la carrozza partì. Nancy tornò indietro. Lentamente ella salì le scale, e rientrò nelle stanze abbandonate. Peg e George la accompagnarono al battello Peg, eccitata e chiaccherina, e George depresso e silenzioso.