Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 18 giugno 2025


PILASTRINO. Saresti donna da governare Stati. Ma vorrei, quand'hai guarito tutti gli altri amori, che dessi ancor qualche rimedio al mio a cui fei don di me fin ne le fasce; ed è quel che mi strugge e fa beato solo a pensarvi. ARTEMONA. Fa' ch'io sappia il tutto e lascia fare a me.

FANNIO. Però certo è che Lidio nostro è quel che e' ci dice; e che è vivo; e che è qua. E quasi quasi mi par raffigurar costui esser Fessenio. LIDIO femina. Oh Dio! Tutto il core, per nuova tenerezza e letizia, mancar mi sento. FESSENIO. Ancor non son ben chiaro se sei tu Lidio o pur quella. Lassa che io meglio ti riguardi. LIDIO maschio. Saresti tu mai imbriaco?

Stamani mi sono levata così presto per te! diceva la signora, mentre con la sua mano destra, una mano affilata, sfavillante di anelli, si accomodava, facendo un gesto che le era familiare, i copiosi capelli biondi, di un biondo fulgido, che le formavano come uno splendido diadema sulla fronte divina. Sono uscita di camera ora... mi avevi detto che saresti venuto a vedermi... e ti assicuro che ero proprio stanca!... Ieri sera, oltre il cantare l'Anna Bolena, l'aver dovuto ripetere tutta l'aria di Desdemona mi aveva spossato... E poi... che vuoi che ti dica... tutti quegli applausi... quei fiori... gli urli della gente, che mi aspettava all'uscita del Teatro... Gi

"Alza quegli occhi di volpe" disse vedendolo intontito il porporato "e guardami in faccia". E quegli tremante fissava gli occhi sul volto infiammato del suo padrone. "Non saresti dunque capace, birbante, dopo avermi fatto spendere tanto denaro, sotto un pretesto o l'altro di portarmi qui la Clelia?".

Io ti aspettava. Davvero? gridò Regina, sfolgorante di gioia. Magari! Credi tu che io avrei vissuto sessant'anni per non imparar nulla? Ti aspettavo. Perchè allora non mi avete chiamata prima? Perchè io non aveva bisogno di te; e perchè io era sicuro che tu saresti venuta quando avresti avuto bisogno di me. Sempre lo stesso! sclamò Regina, sospirando.

PROTODIDASCALO. Rivolvendo le tue cure altrove, Amor insufflando ne' tuoi igniculi non fará altro che fumo. Ma se tu non volessi ignescere piú di quello che sei, non saresti venuto Neapolim versus. Non sai quel famulo terenziano: Accede ad ignem hunc, iam calesces plus satis; che il fuoco arde piú vicino che lungi?

GERASTO. Se tu avessi tanto caminato quanto hai parlato, saresti giunto prima; ma non è meraviglia, ché i granchi hanno due bocche, una innanzi e un'altra dietro. ESSANDRO. Ahi, misera me! GERASTO. Fioretta mia, di che stai di mala voglia? ESSANDRO. Del bel marito ch'hai trovato a tua figlia. GERASTO. N'ho ritrovato uno buonissimo a te, accettalo e farai bene. ESSANDRO. Di che etade egli è?

Saresti buono a salire in cima a quell'albero? In cima a quell'albero? io? In mezzo minuto ci salgo. E sapresti dirmi quello che vedi di lassù, se c'è soldati austriaci da quella parte, nuvoli di polvere, fucili che luccicano, cavalli? Sicuro che saprei. Che cosa vuoi per farmi questo servizio? Che cosa voglio? disse il ragazzo sorridendo. Niente. Io sono lombardo. Bene. Va su dunque.

Perchè insieme alla tua ne ho ricevuto altre sette. Sette! Sette? Chi sono? Ah, se tu volessi farmi dire tutti que' nomi, saresti bravo. Mi ricordo di quello di un solo: del conte Enrico O'Stiary. Lo conosci? Di vista, rispose Marliani, eccolo l

Che cosa potrei scrivere io? Ma... quel che vorrai. Di botanica, per esempio. Descrivi magari il tuo orto babilonese. Come ti ho detto, il giornale è anche scientifico e tu saresti proprio la mano di Dio.

Parola Del Giorno

s'alceste

Altri Alla Ricerca