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Mi strappa il cuore, le risposi, additandole Clelia; potesse almeno portarmi seco, potessi almeno morire!... Anche la contessa mi ripetè quella triste parola: "coraggio." Coraggio!

La sera di quello stesso giorno io ricevetti la lettera di nomina, coll'invito di portarmi la seguente mattina al palazzo di citt

FACIO. Questa mattina venendo Pelamatti, servo di maestro Rampino sarto, a portarmi certe vesti nuove che volea cavalcar per Salerno, costui gli diede ad intendere che eran sue e che egli era Facio, ch'era io, e si tolse le vesti mie.

Barro assassino, senza vergogna e senza coscienza, ti par poco portarmi un furfantello storpiato con la lingua di fuori, e farmi scacciar di casa un uomo onorato, per favorir un prosontuoso sfacciato che vestito da fantesca tendeva insidie all'onor della mia casa?

FORCA. Se i segni d'amor che devo aspettar da voi saranno di darme bòtte e di farmi piangere, da or vi disgrazio di quanto amore sète per portarmi giamai. I vostri scherzi a me non piacciono: gli asini soli, quando scherzano, si dán morsi che si stracciano la pelle, e calci che si rompono l'ossa. PIRINO. È cosí gran cosa soffrir due bòtte per un amico?

Oh! Se lei non veniva a portarmi via, ora mi sentivo degno di andarle incontro nell'indefinita serenit

Avesti paura allora? Madonna santa, pareva il finimondo! Mi cacciavo sotto le lenzuola per non vedere e non sentire, ma vedevo e sentivo sempre; e credevo che le anime dei morti venissero a portarmi via in mezzo alle saette. Mio padre, il giorno dopo, mi battè ben bene perchè non ero scesa a chiudere l'uscio. Aveva ragione. Ragione di batterti? Ma . E di lasciare in casa una bimba sola?

Dacchè siete venuto qui voi, m'interesso alla sorte del vostro paese, e, torno a ripetervi, vorrei veder felice voi e i vostri; e tutto quello che potrò fare col papa, che si degna portarmi così grande amore, io lo farò di tutto cuore, ve lo prometto. Dette queste parole, udì chiamarsi dal Bembo, e si staccò dal Palavicino. Era colui Raffaello Sanzio.

Sentite, Giorgio, disse a un tratto il principe al suo cameriere, se caso mai io mi ammalassi qui, dovete mettermi, in treno anche moribondo, portarmi alla Marsiliana e far che nessuno sappia dove sono stato, dove mi sono ammalato. Sar

LIDIA. Oimè, che subiti mutamenti son questi? questo è dunque l'amor che cosí caldamente dimostravate portarmi? CINTIA. Che mutamenti? che amor? io non so che vi dite. LIDIA. Non merita tali risposte quello che ho fatto per voi. CINTIA. Che cosa faceste voi per me mai? LIDIA. Eh, Cintio, non mi straziate piú di quello che sin qui fatto m'avete!