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L'aperse frettolosamente, e leggendo le prime righe, un lampo di gioia gli passò negli occhi. La rilesse più volte con visibile contento e per tutto quel giorno fu d'umore insolitamente faceto, come se una decina d'anni gli fosse stata levata a un tratto dalle spalle.

Guardate le prime righe, e conoscerete che le scrissi subito dopo la vostra partenza di Francia. Scrivere a voi, ecco la sola occupazione che ha potuto rendermi sopportabile la vostra assenza. Quando converso con voi sulla carta, e vi esprimo ciascuno de' miei sentimenti, e tutti gli affetti del cuore, mi pare che siate sempre presente: non ho avuto fino ad ora altra consolazione.

Non ci pensate, disse Damiati, al caso gli lasceremo qualche moneta; poi fece loro ammirare il bellissimo paesaggio che si vedeva da quel posto: di faccia una fila di colline verdeggianti intersecato da strade che formavano delle righe bianche, poi giù una valle sparsa di paeselli con un torrente che scendendo dallo montagne l'attraversava e sul quale stavano in certi punti sospesi dei ponticelli pittoreschi.

Partito senza nemmeno dirmi dove andava; passarono due mesi senza che io sapessi se egli fosse vivo o morto, buddista o maomettano, re di un'isola deserta o fotografo. Finalmente si è degnato scrivermi una pagina da Madrid, poi mezza pagina ancora da Madrid, poi cinque righe, poi una, poi niente, e sempre da Madrid! Poi, silenzio continuato.

Portava con la solita grazia il vestito a righe bianche e celesti che piaceva tanto all'amante, aveva il capo avvolto capricciosamente in un velo bianco, e s'appoggiava sull'ombrellino come sur un bastone. Egli la seguiva con gli occhi, la faccia pallida contratta da un sorriso ironico. Ei piangeva, e col suo pianto Tutto il volto mi bagnò. Ah! Mi stringeva al seno ei tanto, Mi diceva, io tornerò.

La mamma dava le notizie della famiglia Gianella e di Adolfo, che seguitava a mangiare e a parlar di suicidio. La mamma non malediceva, non rimproverava, non faceva minacce; era sola, e tra le righe delle lunghe lettere si poteva leggere l'espressione dell'unico desiderio di lei, che la figlia tornasse, che la solitudine finisse.

Ma splendido! Ma magnifico! gridarono tutti. E lo zio Giacomo e Nino applaudirono battendo le mani lungamente, come se fossero a teatro. Quando smisero, la signora Avory disse: Quelle ultime righe mi piacciono meno. Non si capiscono bene. Ma naturalmente, in poesia questo non importa. E tutti furono d'accordo con lei, che per la poesia tutto va.

A notte ho pensato che ti ho scritto della mia comunione: se alcuno dei miei amici avesse visto quelle righe! E che? Sono superbo. 26 marzo. Sono inquietissimo. 27 marzo. Ieri ho riletto la Tua lettera del 13 febbraio. Ho bevuto del bromuro di potassio. I miei nervi si sono acquietati; le idee sono sempre le stesse. Come sono contento quando dormo: non penso più!

Grazie... In questo caso... Varedo prese un foglietto di carta e tracciò in fretta due righe di partecipazione. Baster

Male, ti vedrò domani a pranzo. Dimmi piuttosto di Bice: è sembrata anche a te deperita? Bisogna maritarla. L'indomani De Nittis invece di venire al pranzo dalla contessa Ginevra, mandò un biglietto. Bice, che attendeva ansiosamente, leggendo quelle poche righe stentò a frenare le lagrime, il pranzo fu malinconico.