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A destra, caffè buffet, con tenda e tavolini di fuori. Sopra venti persone, in media due pigliano il caffè caldo; e gli altri.... pigliano il fresco. Una donnina dall'abito vistoso e dallo sguardo equivoco, mangia tutta sola a un tavolino separato, servita da quattro camerieri, che le dicono delle freddure prese a prestito dalle conversazioni dei giocatori di biliardo.

Non è vero ch'io abbia sfruttato Anne-Marie, disse, levando verso Aldo le iridi acquarellate di pianto; tutto il denaro che ha guadagnato nei suoi concerti è stato messo via per lei. E' sacrosanto. Nessuno lo ha toccato. Allora come avete vissuto? chiese Aldo. Ho preso dei denari a prestito, diss'ella con occhi di collera e di sfida. Tanti denari, che renderò quando potrò.

"Non ostante il socialismo, il comunismo, l'anarchismo che gli hanno importato in casa, il contadino siciliano è rimasto tolgo in prestito queste parole dalla conclusione del libro lavoratore attivo e diligente.

Tutte queste domande trovavano pronte e chiare risposte. Una sola non ne aveva alcuna: come mai Giusto, disponendo di tanto capitale, era andato in giro per tutta la sua parentela a chiedere l'impossibile: mille lire in prestito?

Chi ha preso in prestito, per esempio, 6000 lire di quel paese da un altro, e l'ha ricevute in tante monete allorché valevano piú, deve aggiungervi 4 per 100 delle stesse monete nel farne la restituzione, per far la stessa valuta di 6000 lire, e si duole di quelle 240 lire ch'ei ci perde.

Scendevano giù dallo scalone, i maestri del gioco d’azzardo, asceti e filosofi della geometria, possessori del calcolo infallibile, avviati a contrarre un prestito forse col borsellino d’un lacchè.

E nemmeno io! aggiunse suo padre. Bruno se ne andò. Eran tornati a Parigi con un piccolo patrimonio, messo insieme coi danari di Montecarlo, il prestito d'Elia Polacco, una certa somma che il conte Fabiano aveva saputo spillare ancora alla famiglia: centomila lire a un dipresso.

Nancy prese un foglio della povera carta da lettere rigata di cui si serviva quando doveva domandare in prestito una casseruola a Frau Schmidl, o pregare Mrs Johnson di pazientare qualche giorno. E scrisse: Mio signore, «I fiori hanno sbagliato. Sono venuti da me, che non ero vestita di celeste. «La mia veste era bruna». Sottolineò l'umile parola inglese «brown», e non mise firma.

Ma le spese del consolato Bembo, per quanto si raccoglie dalle scritture dei capi di piazza, ascesero a reali 32 mille circa, per cui le merci furono aggravate del 10 per cento in conto di cottimo, oltre il 2 destinato all'estinzione del debito precedente, e si dovette anzi ricorrere ai negozianti per un prestito di reali 20,000.

Giusto non si lasciò commuovere da quelle dichiarazioni e franco franco ribattè così: Aspettavo che mi dicessi questo, perchè so quanto guadagni e quanto sei avaro di giorno; so pure che non prendi moglie, perchè la notte all'Eden, alla Follia e in altri luoghi, trovi quante mogli fanno al caso tuo. Ma io non chiedo un prestito senza interessi, che sarebbe un'ingenuit