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Aggiornato: 8 luglio 2025
È la mia consolazione; dopo tanti guai e tanti dispiaceri, Dio mel perdoni! al passato non penso quasi più, tanta è la gioia che sento nel cuore quando l'ascolto ridere nella stanza vicina. Voglia il cielo ch'ella possa esser felice! E come può essere altrimenti?
I di lei occhi, maravigliati, pieni di riconoscenza, intenti, inondati da una gioia che non lasciava più luogo a dubbio, stavano fissi in quelli del marchese. Ella si spiccò da sua madre, si slanciò con subitaneo moto verso di lui, gli prese la mano e sclamò: Ah, come l'adoro lei, marchese. Come è buono! E questo valse all'Enrico come cento perdoni.
Crëato spirto che al mio fral sei vita, Potenze tutte onde m'esulta il core, Alziamo, alziam di gaudio intenerita Voce al Signore! Dal ciel suoi doni sulla terra effuse, Noi li obblïammo, e ripetè i suoi doni: Ci flagellò, ma ne' flagelli incluse Grazie e perdoni.
Fu lei che gli domandò scusa, cercandogli, stringendogli, accarezzandogli le mani. Era una parola sfuggita in un momento di pazzia; il signor Galli aveva fatto tutto a fin di bene. Basta che mi perdoni, e non mi lasci sola.... non mi abbandoni!... Sola, che cosa potrei fare? Allora sì, dovrebbe avere un rimorso, un gran rimorso.... se mi lasciasse sola! No!... No!... Mai!
Impertinente! esclama una grossa matrona che domina il drappello son questi i modi di chiedere un favore? Mille perdoni! se monsù vuol far la gentilezza di rettificare le sue gambe.... Ma l'Inglese non d
Ma Lina subito si alzava in ginocchioni, si avvicinava di nuovo al letto, prendeva le mani della sua padrona, e le cuopriva di baci, ripetendo, in mezzo alle lacrime: No... no... io sono un'ingrata... una cattiva... mi perdoni... io ho detto una cosa che non avrei dovuto mai dire... Sono tanto disperata!
Va' presto e spácciati. FULVIA. Che te ha detto? RITA. Ho parlato col figliuolo. Adesso fará l'imbasciata. FULVIA. Acòstameti qui, ché non paia ch'io stia sola. CECA. Chi è quella che vole madonna? RITA. Siamo noi. Oh Ceca! CECA. Perché non entrate, che l'è aperto? FULVIA. E che ne sapemo noi? CECA. Dio vel perdoni. Che bisogna che voi pichiate, che sète patrona de ogni cosa?
E tornò a passeggiare, come, se con questo le avesse detto addio. Ma essa con voce umile e timorosa: «O signor padre, mi perdoni, sono venuta per parlare con lei.... «Con me?
Ho paura diss'ella finalmente, sottovoce, tenendo gli occhi bassi e accarezzandomi la mano che Dio ci castighi perchè a Belvedere hai cominciato ad amarmi credendomi maritata, e io te lo lasciai credere. L'ho tanto pregato che ci perdoni, sai. Pregalo anche tu, caro. Non voglio mica perderti presto; non mi basta di sapere che sarai mio per sempre nell'altra vita.
Mi perdoni interruppe la Teresa Valdengo, e ormai la sua voce era ferma io sono venuta da lei per sapere positivamente la causa del malessere che mi turba... Vorrei ch'ella me lo dicesse senza frasi ambigue. Il dottor Boni chinò il capo rassegnato. Allora, mi permetta qualche interrogazione. Sono a' suoi ordini.
Parola Del Giorno
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