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Non montate in furore, mia cara, perchè come vedete, m'inchino rassegnato al vostro volere; può darsi però che fra poco desideriate assai più un linguaggio tenero, galante a quello che vi ho preparato. Adriana colle labbra strette frenava l'impazienza, la collera che suscitavano in lei quelle parole: provava una sensazione dolorosa. Diego si passò la mano bianca sulla fronte: non sorrideva più...

Ebbene: in cotesto tuo aspetto freddo e rassegnato tu vali per me più di tutti i fiori che abbelliscono e abbelliranno i giardini della terra. Non perchè dal delicato ramo che ti diede la vita sia venuta a staccarti trepidante la mano d'una donna, chè tale felice sorte non ti toccò. Non perchè tu sappia la volutt

Quel giorno pranzai all'albergo del Marcuccio in compagnia dell'Ascolana. Prevedendo i pericoli che in quella sera mi minacciavano, la pregai di non intervenire allo spettacolo indi attesi rassegnato l'ora di recarmi in teatro. Il sole volgeva al tramonto, quando un messo del sindaco, accompagnato dall'ottimo sagrestano, recommi le chiavi del teatro.

Ma bisogna pure una volta o l'altra rassegnarsi a partire. Pur troppo!... conchiudeva con un sospiro, e alzando gli occhi al cielo. Poi mi supplicava con tanta grazia di concederle ancora qualche giorno, che non era possibile resistere. Sua madre, che era la prima vittima di tale sacrifizio, diventava il suo avvocato patrocinante, ed io cedeva, sempre rassegnato ad aspettare senza limiti.

L'è vero! sclama Roberto abbuiato. E vi ricorderete, continuò Guiberto, con qual rassegnato contegno, uscendo dal castello di Melfi, rifiutasse le profferte di vendetta che il suo paggio Baccelardo le presentò.

Vidi sul suo volto un graduale passaggio, quasi per note semitonate, a un più mite e rassegnato senso di tristezza; indi egli ripigliò con voce blanda e con inflessione esclamatoria: Signora, ci hanno messo alla coda!

I paradossi mi riconducevano al domicilio coniugale, rassegnato a vivere o a morire, secondo il destino.

Non si lascia il servizio da un giorno all'altro, come ho fatto io, senza che resti qualche faccenda da terminare. Aspetto oggi stesso una lettera; se non la ricevo, dovrò partire domattina per tempo. La contessa Gisella lo guardò ancora, poi chinò gli occhi e la fronte, in atto rassegnato.

L'Albani piegò le ginocchia un tremito convulso gli scosse le membra indi proruppe in uno sfogo di lacrime. Quand'egli levossi per riprendere il cammino: Ho sentito la voce di Dio! esclamò l'Albani con accento rassegnato: io avrò forza per compiere il duro pellegrinaggio... Espierò la mia colpa... rivivrò nella stima e nell'amore dei fratelli... purchè voi non mi abbandoniate!

«Che! avreste voi cosa per pregare, o per ringraziare il Cielo?» «Io nulla chiedo per me; qualunque ventura mi sia mandata, o lieta, o trista, chino la faccia rassegnato: ma io prego per la pace dei miei defunti.» «E credete voi che possa loro giovare la preghiera dei vivi?» «Lo credo; e quando anche non giovasse a loro, varrebbe per rammentarli a me.