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Aggiornato: 12 giugno 2025


Diresti che il paese, visitato da una grande, recente delusione, avesse smarrito la coscienza della propria forza e dei proprî fati e aspettasse rassegnato dai casi un incerto futuro.

Roberto non potea starsi dal far un confronto tra le sorti, differenti, toccate a lui e ad Enrica; dal paragonare alle splendidezze in cui essa viveva, le squallide mura, il duro letticello della sua prigione, ov'era ormai rassegnato a trascorrer tutta la vita. Ed Enrica ha avuto figli? chiese Roberto, movendo tale domanda per semplice curiosit

Infatti, se ne andò in una sua villa, presso Reggio, tranquillo, rassegnato agli eventi, col desiderio di essere dimenticato per allora, non senza una lontana speranza di essere ricordato in tempi più calmi. Il conte Malatesti, niente furbo, e contento di non esserlo, aveva seguitato il suo signore sul territorio austriaco.

E questo sentimento delicato mi fece ritirar la mano. Indagare le forme d'una giovane amata nelle pieghe del suo busto! Quel Saint-Preux era indiscreto e brutale. E lasciai ricadere la cortina dell'alcova, e tornai a sedermi nella poltrona di Fulvia, rassegnato ad occuparvi maggior spazio di lei.

Non udiva egli, benchè a grande altezza, il passo delle sentinelle? Più che vedeva vicino, sicuro, il giorno della sua fuga, più egli si addimostrava rassegnato a rimanere nella prigione, quasi contento della sua sorte, gi

Era il destino che fatalmente ed implacabilmente si compieva sopra un organismo fiaccato dagli anni e rassegnato a morire.

L'ingegnere allargò le braccia con un gesto rassegnato. Ma perchè, santo Iddio, devi esser così ostile ad Alberto Varedo? proruppe la signora Inverigo. Andiamo, Valeria, non ci badare replicò Gustavo Aldini con dolcezza. Lo sai ch'io vado soggetto alle antipatie. No, tu ti sei fitto in capo che Diana non debba esser felice con quell'uomo... E pure l'hai sentita un momento fa: O lui, o nessuno.

Il 17 mattino il generale si abboccava col Re, e la sera stessa i giornali davano la notizia che Garibaldi aveva rassegnato le sue dimissioni. Infatti due giorni dopo egli ne dava l'annunzio agli italiani col suo celebre manifesto da Genova, portante la data del 19 novembre 1859.

Io mi mostrai a Giuliana rassegnato, pacificato, talvolta quasi immemore. Evitai studiosamente qualunque allusione all'intruso. Cercai in tutti i modi rianimarla, inspirarle fiducia, indurla all'osservanza delle norme che dovevano renderle la salute. Moltiplicai le mie premure.

Parco nei cibi, paziente, rassegnato, onesto e religioso in maniera sua speciale, aspira soltanto a vivere con meno disagio, possibilmente con agio, ma senza uscire dalla classe nella quale è nato.

Parola Del Giorno

dell’esule

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