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Aggiornato: 8 luglio 2025
Federico, guerriero di ventura, colla sola sua spada per fortuna, era assai più felice.... Ed io stesso, che ho desiderato tante volte, che il cielo me lo perdoni! la morte di don Alfonso mio zio, che mi teneva sì corto, ora che possiedo tutto il suo, quante volte non mi annojo!... E per qualche tempo entrambi si tacquero.
Fra i compagni d'Orazio ve n'erano di ricchi, di nascosto dal governo ricevevano sussidi dalle famiglie di Roma e quindi potevano provvedere la loro nuova dimora di quanto abbisognava; l'abbondante caccia della foresta forniva ogni specie di selvaggina e la galanteria dei nostri giovani romani, specialmente verso la perla di Transtevere, non era poca e, mi perdoni il bel sesso per cui vecchio come sono conservo una vera adorazione, benché afflitta dall'assenza dell'amante che ella ama con tutta l'anima, la donna un po' di galanteria l'accetta sempre volentieri, s'intende bene senza far torto al lontano suo prediletto.
"Ma basti di ciò, e la Eccellenza Vostra mi perdoni lo sfogo. Sono ferite che ad ogni tanto si riaprono e d
Lo so io? stavo annaffiando quel po' di piselletti che sembra siano stati cosputati dalle streghe, che Dio mi perdoni... che non vogliono dar segno di vita...; sento il campanello, vengo dentro, e don Luigi non c'era gi
CRICCA. Qui non bisogna pensar molto né parlar assai: la cosa istessa ci apporta rimedio; e se son contrario al padron, mi perdoni, ché mi par cosa fuor di servitú lasciar di servir i giovani che hanno a vivere piú longo tempo, per servir vecchi che hanno a morire fra poco. EUGENIO. Cavami da cosí gran pericolo.
Dica pure che non ne facciamo niente.... Me l'imaginavo che doveva trattarsi d'un agguato o d'un trucco. Il mio buon fratello non è capace d'altro. Ma, mi perdoni signor conte, insistette il notaio. Lei potrebbe vedere suo figlio ogni qual volta desiderasse.
Il vecchio contadino sollevò verso chi gli parlava la faccia lagrimosa. I suoi lineamenti erano profondamente turbati, e la pallidezza delle sue guancie quasi cadaverica. L'accento simpatico del pittore parve confortarlo alcun poco; pure scosse il capo disperatamente, e rispose: Io sono il più infelice uomo del mondo.... Vorrei esser morto.... Ah no: Dio mi perdoni.... C'è costassù, a Valnota, una povera vecchia che mi ama e mi attende. Se non fosse per lei!... All'uscire di costì m'è mancata ogni forza.... Avevo dimenticato perfino la mia povera vecchia moglie. Bisogna ch'io torni presso di lei.... E sar
Il Prete confuso malediceva l'ora, che gli venne in mente recitare una orazione di lunga mano composta: era meglio che avesse favellato, secondo il solito, così alla buona. Ah! pensava potessero farsi le cose due volte! Poi tutto umiliato sussurrava... Perdoni, per lo amore di Dio... io non credeva... avendo tolto a imitare la orazione di monsignor Giovanni della Casa a Carlo V... che...
Lo riconosce, e trattiene a stento il grido, distaccandosi da Giana, indietreggiando ancóra. Ah, è lui, è lui! L’ospite si scopre il capo e s’avanza a traverso il vestibolo. È padrone di sé, nella sua semplice cortesia; ma qualche accento della sua voce tradisce il suo turbamento dominato. Gherardo Ismera. Mi perdoni, signora, se entro così. Sono io, Gherardo Ismera.
La perdoni...! Noi altri milanesi siamo un po' duri a imparare le parole nuove... sopratutto se queste parole non esprimano che idee antichissime... e rappresentino delle istituzioni altrimenti qualificate nei tempi addietro. Gli è gi
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