United States or Iceland ? Vote for the TOP Country of the Week !


Sperava di veder Nora alla finestra; o che le finestre fossero socchiuse, come quando la ragazza era in collera e lo aspettava nascosta dietro le persiane, per vederlo senza lasciarsi scorgere. Invece la finestra era spalancata, il piccolo tappetino del letto buttato sul davanzale.... La Gioconda faceva la camera?... Nora era uscita? Il Laner si fermò di colpo: non aveva più una goccia di sangue.

Nora non era sorvegliata: Matteo Cantasirena non se ne curava: non era innamorata del suo fidanzato. Essa era una ragazza positiva e ambiziosa: il suo sogno sarebbe stato di spendere, di sfoggiare, di far la gran signora! Francesco Kloss, arricciandosi i baffi, pensava che il sogno era bello, ma costava caro. El vecc! el vecc!... Mio pon amico Casalbara! esclamò con un ghignetto.

Adesso, caro Giovanni, prima di metterci a tavola, berremo l'amaro "Etneo". È un regalo del Florio, il buon Florio. Florio e Rubattino!... Nora portò innanzi al Casalbara, un piccolo tavolinetto intarsiato, colla bottiglia dell'amaro, coi bicchierini di cristallo, e cominciò a versare.

E sai anche tu, meglio di me, perchè adesso, lo zio, colla scusa del decoro, lo ha mandato fuori dei piedi! In ogni modo, ti sposi o no, le ventimila lire sono sue e gli si devono restituire! borbottò Evelina con un accento strano, come di cupidigia. Poi soggiunse, guardandola bene, attentamente, quantunque Nora, sempre in piedi, alla finestra, le voltasse le spalle.

Dio! gemeva il Laner fuori di , e per farla tacere le chiudeva la bocca colla mano, ma Nora gliela baciava con tanti piccoli baci furiosi, bramosi, rapidamente, continuamente. D'un tratto, si fermò, si curvò, tese l'orecchio.... Senti, mormorò sotto voce. Senti, senti, senti.... e tenendosi con un braccio al collo del Laner, coll'altro proteso, indicò la villa.

Il Casalbara aveva riacquistata l'intelligenza, ma non la parola, non la forza; però il dottor Foresti aveva detto alla duchessa che avrebbe potuto riaversi da un momento all'altro.... Ed era quindi Nora stessa, lei sola, che gli voleva fare da infermiera, adattando le sue manine pallide, profumate ai servizi più umili, sempre attenta, premurosa, affettuosa, sempre carezzevole, colla sua voce limpida e fresca.

Bisognava trovare le centocinquemila lire: a questo pensava Nora, a nient'altro. Come trovarle?... Dove trovarle?... E subito!... E subito!

No.... no.... grazie, risposo prostrato con un senso di commozione. Vuoi una tazza di ?... Grazie, cara.... adesso soffro troppo.... Grazie.... più tardi. Nora notò che al malato dava fastidio anche quella luce è andò a chiudere di nuovo la finestra; la camera rimase ancora tutta buia. Sono stata dal ragioniere Vigliani, disse poi colla voce sicura.

Lo zio!... Portentoso lo zio!... Intanto ha scoperto il decoro, la riputazione delicata delle sue care figliuole, per metter Pietro fuori della porta! Evelina aveva cessato di scrivere; stava attentissima, e la sua ansia, per quanto volesse dissimulare, era così viva, che non sarebbe certo sfuggita a Nora, se questa appena le avesse badato. Ma Nora era troppo intenta alla finestra.

Al dubbio solo, all'idea di poter perdere Nora, gli si empirono gli occhi di lacrime e il cuore di disperazione. Si sarebbe ammazzato! E la padrona?... Dio! Dio! Dove aveva avuto la testa fino allora? Era la prima volta dal suo arrivo a Milano, che Pietro Laner cominciava a vederci chiaro d'intorno a , davanti a . Dio! Dio!... Come mai si era ridotto a quel punto?