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Aggiornato: 17 giugno 2025


"Io Io sono una ragazzina," rispose Alice, ma quasi dubitando di stessa, poichè si rammentava l'innumerevole serie di trasformazioni che avea passate in quel giorno. "Bella storiella!" disse il Colombo con voce di profondo disprezzo. "Ho veduto molte ragazzine in mia vita, ma niuna con un collo simile. No, no! Tu sei un serpente; e non serve negarlo.

LIMOFORO. Che per tormi la figlia, m'hai occupato il nome e l'esser mio. PSEUDONIMO. Ed io questo medesimo dirò di te. PEDANTE. Mira che viso invetriato! Tu sei un spurio e adulterino Limoforo. LIMOFORO. E ti basta l'animo di negarlo? PSEUDONIMO. ben, perché dico il vero. ANTIFILO. Va' t'appicca. PSEUDONIMO. Va' e appiccati tu che lo meriti, ché tu vuoi truffar me.

Con un gesto della mano arrestò i due tormentatori che si disponevano ad accostarlo al braciere. Parlerò... parlerò, balbettò egli. Ma... ad una condizione... Ira di Dio! Mi avete rovinati i piedi! Sentite, ho una sorella... la mia povera Elenka... voi sapete ciò che è avvenuto di lei... non potete negarlo... Ah! cani di negri! Avanti, disse Omar.

E che il signor Leoni bastava a smorzarcela affatto questa invidia! Di quanti altri puntelli potrebbesi rinfiancare questo argomento, lo sa Dio. Ma perché sbracciarmi a dimostrare che il fuoco scotta? Chi s'ostina a negarlo, buon pro per lui! E non occorre dire che la lingua nostra non si pieghi ad una prosa robusta, elegante, snella, tenera quanto la francese.

Tibaldo non potè a meno di ridere, ma rispose: Puoi negarlo, ma ti assicuro, mio caro, che c'è molta verit

Iersera ci venni io in persona come mi vedi: ond'ella ancor si rise perché, fuor de l'usanza di quell'altro, venni di corte e prima fui partito che tu te ne accorgessi; ché eri dentro. E l'animo mio fu sol di vendetta. Paionti sogni? o pur che con effetto io fossi desso? Or vuoi negarlo? FRONESIA. Non posso, volendo. Meschina a me! Ti dimando perdono.

Lorenzo impallidì a quella seconda percossa; quindi per naturale contrasto, gli divampò il volto, all'improvviso rifluire del sangue alle tempia. Si cacciò una mano ne' capelli, e strinse così forte, come se volesse strapparseli. Calunniare! calunniare! ripetè egli con una terribile progressione di accento. Oh, voi lo amate, signora.... Voi lo amate! Adesso vi porreste invano a negarlo.

La narratrice pareva rispondere alla domanda che il Ferpierre si rivolgeva mentalmente, perchè da una pagina all'altra il tema delle memorie mutava e dalle speculazioni astratte ella passava a più intime confessioni. «No, io non avevo ancora provato un turbamento simile. Volevo negarlo, ma non posso. Quest'ansia, questa febbre m'erano ignote.

Mia cara Milla, tu disegni, nevvero? chiese dolcemente la Baronessa. Avevo principiato, ma ora non disegno più, dacchè ho visto quanto è difficile per noi donne. Ma col tuo talento.... fu pronta ad aggiungere la Russa. Perchè hai un bel negarlo, cara mammoletta, tu hai proprio del talento, e per tutto....

Non si poteva negarlo: era fatta per l'eleganza e pel piacere; vestiva con un gusto gentile che avrebbe ispirato invidia a più d'una dama; egli giudicava che Loredana non avesse che diciassette anni, tanto la sua giovinezza era candida e fresca; un magnifico fiore del quale si poteva andare superbi. A che pensa? domandò nuovamente Loredana. Questa volta non glielo dico! esclamò Berto.

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