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Aggiornato: 26 maggio 2025


Alla tavola, o, per dire più veramente, alle tavole di Guacanagari non sedevano donne. E questo fece piacere a Damiano; quel piacere agro dolce con cui si usa di assaporare la mancanza di una noia alla quale eravamo gi

Paolo IV fu per gli ebrei di Roma il crudele Faraone che li espose a tutti i mali derivanti dalla mancanza di spazio, e da una localit

La vita del mediero è meno incerta di quella del peone, ma non meno dura. Egli vive isolato in mezzo alla sterminata pianura. Spesso il centro di popolazione più vicino dista delle leghe. Una visita del medico costa venti pesos alla lega (50 lire). In caso di malattia ogni cura efficace è impossibile. Nell'estate, quando il grande calore corrompe l'acqua dei pozzi, il tifo ed il vaiolo mietono intere famiglie. In quella triste stagione è comune il vedere attaccato alla porta delle casupole un cencio nero, che si agita al vento tropicale soffiante dal Brasile e dal Paraguay caldo come il soffio d'una fornace. Quel cencio nero che sembra un uccellaccio di malaugurio agonizzante, significa che la morte è passata da : è il segno del lutto. La durezza delle condizioni fatte dal proprietario costringe il mediero a coltivare molta più terra di quanto sarebbe in grado di fare. Questo rende i lavori campestri eccessivamente faticosi. Il padrone sfrutta il mediero, e questi sfrutta la terra. La coltivazione si riduce allo strappare al suolo quanto più prodotto è possibile col minimo di lavoro, in proporzione alla superficie. Una famiglia normale coltiva circa cento ettari di terra. Le operazioni campestri debbono ridursi a due sole, per mancanza di tempo e di forza: la semina e la raccolta. La terra non sente la cura continua, operosa, della mano dell'uomo; non viene rinvigorita dalle concimazioni, liberata dalle male erbe. Si spossa rapidamente; dopo otto dieci anni, la sua forza produttrice declina rapidamente. L'uomo è costretto ad abbandonarla; essa ritorna pascolo; il deserto la invade di nuovo. Il proprietario è molto ricco, e poco gl'importa di sostituire l'agricoltura con la pastorizia nelle terre sfruttate; ma il mediero, salvo casi non troppo comuni, è sempre povero. Esso abbandona i campi ingrati in cerca di nuovo lavoro, ma con molto coraggio e molte illusioni di meno. È incalcolabile il numero di medieri che in quest'anno di misero raccolto sono tornati ad essere peoni. Ricordo d'averne incontrati tanti e tanti nelle colonie di Santa e di Rosario, tragiche figure di affamati. Sono venute le annate di buon raccolto, ma essi non hanno potuto profittare della prosperit

A uno stesso miracolo appunto avevo assistito durante la lettura del Povero Don Camillo! Certe asprezze di stile, certi eccessi di napoletanismi, la mancanza di qualunque lenocinio (di quel lenocinio ora di moda, e con cui si cerca di sbalordire la mente dei lettori) non erano riusciti a menomare la vitalit

Alla faccia solcata, livida, polverosa, al guardo tetro e pieno di sospetto, ch'egli vibrava di sotto la tesa d'un largo cappello di feltro ornato d'una penna di falco; al guarnacchino, del quale mal si capiva il colore, comechè tutto fosse lordo di sangue e di fango, ma che pareva rosso; al passo vacillante ch'egli a stento sosteneva, appuntando in terra il calcio d'una corta carabina, la donna comprese che quel soldato doveva essere un povero fuggitivo, il quale, ferito e perduto, si fosse trascinato a quella parte, e per mancanza di lena o per tema di farsi vedere, avesse fatto sosta col

Ebbe la polizia sentore del fatto dopo qualche giorno, o fece arrestare, prima tutta la famiglia di Pispola, che come inconsapevole fu rilasciata, quindi l'ingegnere Enrico Sequi, sostenuto in carcere per qualche giorno, e liberato per mancanza di prove, tanto seppero i bravi patriotti accoppiare la prudenza all'ardire.

Interpretando letteralmente questo fatto, si dovrebbe conchiudere, come si crede ordinariamente, che il peccato commesso da Mosè e da Aronne abbia dovuto consistere nella mancanza di fede in Dio per avere battuto il sasso invece di parlargli.

L'accusa, di mancanza di bont

Quattro ore durò la lotta; e ad ogni istante accorrevano nuove milizie in soccorso degli assalitori. Il popolo, dalle contrade vicine, tentava ogni mezzo per ajutare i difensori della casa. In mancanza d'armi, i popolani di Trastevere rovesciavano sul nemico mattoni, sassi, masserizie, quanto loro veniva alle mani.

Così operando, tutto facilmente obliava. Ma quella sera i mobili godettero della loro pace, e il micio prudente non c'era. In vece Giacomino pensò. Che cosa pensasse, non è facile a dire: ma qualche cosa pensò: non alla mancanza della scuola, oh no davvero!

Parola Del Giorno

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