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Dico questo senza nessuna maligna allusione a recenti polemiche, senza voler discutere o menomare il valore del nostro fortunato romanziere: e posso affermarlo con faccia franca, perchè intorno ai lavori del D'Annunzio io ho scritto quasi un volume; e se ho fatto degli appunti, ho ammirato anche senza mezzi termini, pur sapendo e accennando, tra i primi, i plagi, o assimilazioni ecclettiche che si vogliano chiamare, insomma quelle cose dalle quali sarebbe stato bene che il D'Annunzio non si fosse lasciato allettare.

Non era il vostro compagno di giovinezza, il diletto? l’unico fratello dell’anima vostra? Gherardo Ismera. Certamente. Mortella. Come! Non avete nella voce una vampa d’amore? Non avete un sospiro di rimpianto? Gherardo Ismera. Perché dovrei menomare, con una dimostrazione che non mi conviene, un sentimento da me custodito intatto? Quale amore sopporta d’esser misurato? Mortella.

A uno stesso miracolo appunto avevo assistito durante la lettura del Povero Don Camillo! Certe asprezze di stile, certi eccessi di napoletanismi, la mancanza di qualunque lenocinio (di quel lenocinio ora di moda, e con cui si cerca di sbalordire la mente dei lettori) non erano riusciti a menomare la vitalit

Disperato di prole, e pure repugnante a menomare la sua autorit

Senza menomare i meriti del conte Giorgio, non era Domeneddio che lo faceva sublime; era la donna innamorata, che lo pensava tale in cuor suo. Maria non rifletteva punto poco, che tutto quel nobile disinteresse nasceva anche dall'indifferenza medesima di Giorgio per lei.

"Il solo pensiero di menomare coll'amore quell'insieme di forza che lo rendeva fiero e indipendente, gli era insoffribile." C'è di più. Egli pensa: "Perchè amare? L'amore non è necessario per godere, per imparare e neppure per beneficare. Se questo era l'origine di tutti i dolori, doveva riuscirne facile l'allontanamento: un solo nemico resterebbe allora da combattere: il dolore fisico."

Non pretendo con ciò di menomare d'un pelo la reputazione di alcuni «romanzi» in dialetti municipali; perché, parlando di letteratura italiana, non posso aver la mira che alla universale d'Italia .

E mi si conceda ripeterlo qui: anche a me, come a chicchessia naturalmente, piacerebbe il dar lodi ai maggiori, il compiacerne i contemporanei; anche a me dorrá esser accusato di annerire o menomare la storia di questi secoli nostri, che si chiaman repubblicani e gloriosi.

« Tale saluto hai tu meritato colla tua mala condotta, tu che in quanti nella gerarchia ecclesiastica occupasti gradi infimi od alti hai teco recato sovversione di ogni ordine, e scandalo e maledizione di Dio. E per non dir che delle cose più gravi, oltraggiasti i ministri del tempio, umiliasti gli arcivescovi, i vescovi, i preti e gli unti del Signore quali vili mancipi, i quali non sappiano ciò che si faccia il padrone, li affliggesti e conculcasti coi piedi. Tu eri tiranno e noi tacemmo per non turbare la pace e menomare la maest

O secoli di oro pel Pontificato, deh! dove siete or voi? Io intanto, per non menomare la grazia vostra, che spero avere recuperata intera, tacerò come il bene che ho detto delle donne non si trovi mica in tutte; anzi talvolta neppure nella medesima donna sempre: anche il cuore ha le sue tavole meteorologiche; ed ora fa sereno, ora nuvoloso, ed ora piove a dirotta.