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" Se io leggessi tali rivelazioni d' un'ostrica all'Accademia scientifica? "Vado subito a chiederne la licenza."

TEODOSIO. Consorte carissima, poiché sei giá fatta chiara ch'io sia Teodosio tuo marito che un tempo amasti con tanta fede e amore, se per l'altrui inganni mi scacciasti da te, dammi ora licenza che ti possa ricevere in queste braccia. SENNIA. O Dio santo e benedetto, chi è piú contenta di me in questa vita?

Oh per questo vi soddisferò, ribattè egli; è giusto; volete che parli io per voi? chiese tutto sorridente a Carolina: mi date licenza? Fate pure diss'ella, ed io andrò dalla signora, che mi aspetta. E quasi senza salutarci, si allontanò, contenta di liberarsi di noi. Grande acquisto che avrebbe fatto mio figlio!... Ma ei non vuol darsi pace e continua a piangere.

Ma per lasciare una volta quest'uomo, continuò il Palavicino, altre cose mi avvennero in quel torno di tempo, e fu in quell'occasione che per la prima volta potei conoscer dappresso la Bentivoglio. Non ebbi dunque nemmen campo di riavermi dalle ferite e da una violentissima febbre che spesso mi induceva in lunghi deliri, che altre forti e dolorose scosse eran preparate per me. E quando trovandomi bene oramai e avendo risoluto partirmi di Rimini, mi volli recare a ringraziare, com'era dovere, e a prender licenza dalla signora che sempre aveva mandato a prender notizie di me, m'incontrai, mentre metteva il piede in palazzo, in un tale che era suo famigliarissimo, il quale mi dice: Due mesi fa cotesto palazzo poteva benissimo non avere invidia del paradiso, ma ora è diventata la casa del pianto; e alla signora, che dopo quel che è avvenuto s'è concentrata in se stessa, che non si sa più tanto che si pensare di lei, vennero a far compagnia altri sventurati. Gi

Perchè? Qui bisogna cercar le ragioni del male. Io, con vostra licenza, le trovo nella educazione troppo gretta e difettosa delle donne.

Non importa, avanti, presto!... Dimmi, Franci, raccontami, quando ti lasciò? Dopo Caporetto è andata a Firenze. Mi ha scritto una lettera, l'ultima sua lettera, poi più nulla, nulla, nulla. Ho interrogato tutti i suoi parenti quando fui in licenza. Mi risposero vagamente che era partita per Londra. Ti ricordi l'ultima volta che sei venuto a trovarci? Avete parlato di Londra insieme tutto il tempo!

Intimato, secondo il solito, dagli uscieri il silenzio, il Presidente, ottenuta licenza dal sommo Pontefice, accennava con la destra al Procuratore fiscale, ch'egli poteva incominciare.

Un corriere fu subito spedito dall’almirante ai reali di Castiglia, per dar nuova del suo ritorno e delle fatte scoperte. Un’altra lettera al re di Portogallo, che si trovava allora a Val Paraiso, chiedeva licenza di avanzare la sua nave fino a Lisbona, dove sarebbe stata maggiormente al sicuro. Per dissipare intanto ogni dubbio nella mente del re, Cristoforo Colombo soggiungeva di non essere stato sulle coste di Guinea, in nessun’altra delle colonie portoghesi, ma di essere venuto dalla estremit

Io vi fo una riverenza, monsignori, e vado a casa, perchè io non sono stata mai troppo soda di corpo, ed ora, con le suste e controsuste, e con le compressioni... con vostra licenza, e serva di vostra scioperatezza, sir papa. Alle parole di s. Elisabetta, il papa dei becchi monta in bestia e grida: Vadano tutti all'inferno: ne abbiamo assai di questa laida canaglia di santi e di ebrei.

Con vostra licenza, bel cavaliere, mai no. Io non consiglio che con le armi ciascun di voi faccia prova di sua gagliardia, ma per altro mezzo qualunque, e tale che e' creder