Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 16 maggio 2025
Orbene: se vi leggessi non le venti righe apparentemente oscene, con le quali si domanda la condanna di Marinetti, ma le duecento, trecento e più pagine con cui si può, si deve assolutamente domandare l'assoluzione, voi sentireste come questo piacere della complicazione, dell'insistenza, questo piacere, come lo aveva un altro, Alfonso Daudet, che guardava tutto da vicino, come lo ha un altro, Giovanni Pascoli, che sente il giardino, il fiorellino, il canterino, il rosmarino, il frin-frino, finchè si fa cogliere dal Guerin Meschino... ebbene: se vi dicessi tutto questo, voi sentireste che non è la compiacenza isolata, non è il vizio, non è il desiderio di complicare l'immagine lussuriosa proprio quando si capita all'immagine lussuriosa, ma è l'evidenza pittorica, è la complicazione dello spirito, è il delirio ispirato, è la sua natura d'artista.
«Il rimproverare un amico, quando ei se lo meriti, per qualche suo mancamento, è cosa increscevole, ma utile assai, nella vita». Hai tu a riprendermi d'alcuna cosa? Dimmi, te ne prego. Parli con me? Credevo che tu leggessi. Sì, ho letto una massima di Plauto. Non ti par giusta? Chi ha da pentirsi di qualche suo mancamento, può giudicarne. Io non so nulla. Ah!
" Se io leggessi tali rivelazioni d' un'ostrica all'Accademia scientifica? "Vado subito a chiederne la licenza."
Però nè antichi, nè moderni esempii nostrali mi avrebbero persuaso a muovere questa querela grave, ma pur troppo meritata da un Popolo necessario così alla dannazione come alla salute del mondo, laddove in opera parzialissima alla Francia io non leggessi queste parole, che ho citate altra volta: «I Galli si dilettarono di buona ora a gabbare, come dicevano nel medio evo.
Forse qualche settimana appena, forse pochi giorni. Ma nella mia memoria quel tempo occupa uno spazio grande, mi pare di esserci rimasta un anno. «Un giorno la serva entrò con una lettera. Io la presi e la gettai sulla tavola. «Ma no. Ella tornò a darmela. Bisognava che io la leggessi; l'aveva recata un signore, che stava aspettando la risposta. « Chi è? domandai.
Diciamo alla madre del giovane studente: Perchè t'affanni per il tuo figliuolo, come se la via per cui s'è messo con noi fosse la via della perdizione? Se tu gli leggessi dentro all'animo, saresti lieta e altera del tesoro ch'egli vi chiude. Il sentimento che lo muove è quello stesso che spinge te a metter l'obolo della carit
Voleva la morte... la chiamava... Ah, poveretta!... Ah, Signore!... E mi mandò via, mi mandò... per essere libera... perchè io non le leggessi in viso!... Ah, se le fossi stata vicina!... Quante volte, poveretta; quante volte pregò Dio di farla morire!... E s'è uccisa!... ripetè con voce più rotta, quasi avesse potuto fino a quel momento dubitare e sperare, ma ricevesse a un tratto l'irrecusabile conferma della sciagura.
Se dunque i morti non si ponno risuscitare, pensiam piuttosto a consolare i vivi. Ti ho dunque a dire che la Bentivoglio è sconsolata. Manfredo tacque. Benchè in tutto questo tempo ella siasi fatto forza, e la sua virtù abbia potuto assai, pure non potè abbastanza perch'io non le leggessi in cuore. E che diceva?
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca