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Aggiornato: 20 luglio 2025
Solo per un momento il Morra vuol rendersi popolare e va al Foro italico per assistere... alla benedizione delle capre! Finalmente esce da Palermo, dove si godette i suoi veri ozî di Capua, e va a fare la sua visita di congedo alla Sicilia. Va e passa in rassegna le truppe per informarsi, forse, se le cartucce sono sufficienti e se i fucili sono pronti per ripetere la cura del piombo al popolo.
Il 29 settembre 1804 fu fatto membro del Consiglio legislativo, e cosí alla creazione del Regno italico fu coi decreti del 9 maggio e 9 giugno 1805 compreso tra i componenti il nuovo Consiglio di Stato. Nominato senatore il 10 ottobre 1809, fu in quel corpo uno dei piú autorevoli per dirittura e moderazione di idee, ed ebbe nel 1814 la parte larghissima ch'egli stesso racconta.
Il duca Valentino era l'uomo più complesso del suo secolo, e teneva alla Chiesa e al Principato, alla milizia e alla aristocrazia, alla politica e alle battaglie. Ultimo nella storia dei piccoli principi medioevali, slargava l'ambizione fino al sogno d'un Regno italico, riflesso dei grandi Stati nazionali che si costituivano allora in Europa, sulla coscienza italiana.
Signor, da' Rodïan tanta difesa Fecesi un tempo, e sì schernîr sua vita, Che stanco il Turco di fornir l'impresa Omai la speme avea quasi smarrita; Ed ecco fama vivamente intesa Fu per ciascun, ch'a noi veniva aìta: Un Italico re, franco, feroce Mosso gi
Quindi è forse da attribuire la gran latinitá delle tre lingue, non al latino propriamente detto, ma alla consanguineitá primitiva del latino od italico antico coll'antico ligure della Francia meridionale, coll'antico iberico della Spagna.
Nacque questo singulare splendore italico nella nostra cittá, vacante il romano imperio per la morte di Federigo giá detto, negli anni della salutifera incarnazione del Re dell'universo MCCLXV, sedente Urbano papa quarto nella cattedra di san Piero, ricevuto nella paterna casa da assai lieta fortuna: lieta, dico, secondo la qualitá del mondo che allora correa.
Tutto intorno a te rovina, tutto è mutato; tu rimani lo stesso, e teco il sole italico, che scherza con le fulve tue onde come con la criniera di un vecchio leone.
Non si ha alcuna biografia dell'Armaroli, del quale ho potuto raccogliere che nacque in Macerata il 4 gennaio 1766 di famiglia patrizia, fece buoni studi di lettere in patria e fu laureato in giurisprudenza: entrato nella magistratura pontificia, era presidente del tribunale di Macerata allorché poco dopo l'unione delle Marche al Regno italico, fu con decreto del 5 luglio 1808 nominato presidente della Corte di giustizia in Fermo.
Dalla prima tassa il Ministro faceva capitale cavarne un cinquanta milioni, e tanti ne distribuì sopra le provincie italiane, assegnando a ciascheduna la sua quota: la quale misura era desunta da quattro fondamenti, i quali furono chiariti inetti a partorire giudizio buono, onde i censori ne proponevano altri, i quali a posta loro erano ripresi come fallaci: stando a quel modo le cose pareva razionale si rigettassero tutti, e su norme più idonee si stabilisse il giudizio; ma questo ai Ministri del regno italico sarebbe sembrato troppo grave scandalo, però tennero fermi i fondamenti loro, accettarono i proposti, e composto così un guazzabuglio di spropositi, stimarono ne uscirebbe spillato l'archetipo perfetto; di vero, anco Dio o non cavò fuori dal caos la luce? Nè i Ministri sè estimano niente meno di Dii, e del non avere saputo o voluto torre Roma al Papa si consolano di un'altro furto, che gli hanno fatto; hanno rubato a quel meschino di Pio IX la sua infallibilit
I capi di questo partito, che assumeva a vicenda il nome di partito liberale o di partito italico puro, erano i conti Carlo Verri, Federico Confalonieri, Luigi Porro, Benigno Bossi, il marchese Carlo Castiglioni, Jacopo Ciani, ecc.
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