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Aggiornato: 22 maggio 2025


Ah! in questi miseri anni Europa invasa Dall'indica per l'aer corrente lue, Quanta per ogni loco alzar dee lode A te, Religion! Dove i più ardenti Soccorritori delle inferme turbe? Eran color che a beneficio spinti Venìan da fede! Eran le pie fanciulle Vincolate da voto a farsi ovunque Ancelle de' languenti! Eran dell'are Degni ministri! Erano illustri o scuri Concittadini che schernir solea La vigliacca empiet

PANDOLFO. Cricca, tu non hai male alcuno. CRICCA. Ancorché parli e mi muova, pur non posso credere che sia vivo. Signor astrologo mio, ti chiedo perdono. ALBUMAZAR. Impara a schernir gli astrologhi! PANDOLFO. Seguiamo, signor Albumazzaro. ALBUMAZAR. E perché la luna, come dicemmo, da Capricorno passa in Acquario e in Pesce, il vostro Guglielmo è morto nell'acque e se l'hanno mangiato i pesci.

EROTICO. Io schernir voi? e quando fu altro desiderio in me, che di servirvi e onorarvi e spender la vita per l'onor vostro? se non come voi meritevole, almeno come le deboli forze mie.

Signor, da' Rodïan tanta difesa Fecesi un tempo, e schernîr sua vita, Che stanco il Turco di fornir l'impresa Omai la speme avea quasi smarrita; Ed ecco fama vivamente intesa Fu per ciascun, ch'a noi veniva aìta: Un Italico re, franco, feroce Mosso gi

fama intanto d'Ottomano oscura Fra' Turchi a susurrar batte le penne, Ma de la morte sua certa e sicura Verso Bostange un messaggier sen venne; Al primo suon de la novella dura Ebbe tanto dolor, ch'ei nol sostenne; Poi fassi franco, e ne la pena immensa Come schernir tanta miseria pensa.

DOTTORE. Mangone, hai saputa alcuna novella di Melitea? MANGONE. bene, anzi di cose che voi non sapete. DOTTORE. È dunque in poter di Pirino? MANGONE. Dico altro che voi pensate. DOTTORE. Che cosa dunque? MANGONE. Melitea è libera e gentildonna. DOTTORE. Che non sia qualche nuovo inganno ordito da Forca, per schernir me dello amore e del desiderio di aver figliuoli?

Al torrente de' vizi argin chi pone, Se mal la patria a' figli suoi provvede? Se de' fanciulli il cor non si dispone Da' genitori ad alti sensi e fede? Se il giovine schernir religïone, O simularla da' canuti vede? Perchè t'onorer

FILIGENIO. Io dubito che con l'arte non vogliate schernir l'arte. Ma vien qua: chi sei tu che ti hai lasciato vendere? perché non rispondi? di', parla. Sta saldo, come se a lui non dicessi. PANFAGO. Non vedi che con le mani fa ufficio della lingua, e con tacito parlar dice che non sa nulla? DOTTORE. Non so che voglia dir, io. Panfago, dove vai?

Di tua vita furenti indagatori, Per laudare o schernir la tua memoria, Di te narraro i deplorandi errori Quasi parte maggior della tua gloria: Falsato indegnamente hanno i colori! Del tuo core ignorato hanno l'istoria! Ugo conobbi, o ingiurïanti infidi, E tra' suoi falli alta virtude io vidi!

Parola Del Giorno

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