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Figliuoli miei, disse ai tre soldati, andatevene. E con essi si ritirò il capitano. Orsù, signor maggiore, in che posso servirvi? V'intimo in nome di Garibaldi di arrendervi a discrezione. Garibaldi non si contraddice; dimandai e m'accordò la ritirata su Napoli. Certo non si contraddice: venne per vincere e non per essere battuto, permettendo che vi concentriate in Napoli.

ALESSANDRO. Andrò or ora a servirvi; ho da scambiar questi e altri a vostro servigio; a dio. PIRINO. A dio. O Filigenio, Iddio vi conceda ogni vostro desiderio. FILIGENIO. Non è altro il mio desiderio che servir voi, caro ALESSANDRO. ALESSANDRO. Or veniva insino a casa vostra, per pregarvi d'un segnalato favore.

FILIGENIO. voi sapete quello che voglio rispondere. Non meritava questo l'amor che vi ho portato; e v'ho stimato gen- tiluomo, vi diedi cagion mai di dolervi di me, ma servirvi di quanto ho potuto. ALESSANDRO. Confesso aver ricevuto da voi molti favori, e confesso parimente non averli riservíti non per mancamento d'animo, ma d'occasione.

Avete veduto coi vostri occhi gli effetti dell'ozio? diceva ciò dovrebbe servirvi d'ammaestramento, e mettervi nell'animo la volont

Vi bacio le mani; e perché io non posso baciarvi le mani, vi cerco un favore. EUGENIO. Eccomi prontissimo a servirvi. ARTEMISIA. Che mi doniate i vostri guanti; ché baciando quelli mi parrá di baciare le vostre mani, e vestendone le mie mani parrammi che tenga strette le vostre mani.

PANDOLFO. Tu non sai di che giurare, e dici: Giuro a. CRICCA. Giuro tutto quello che volete e non volete. PANDOLFO. Poiché sei cosí frettoloso al giurare, sarai piú volontaroso a non osservare. CRICCA. Se ben dovrei pregarvi che non vi fidiate di me, pur per il desiderio che ho di servirvi vi prego che ve ne fidiate.

Non ti scordar di me! Non ti scordar di me! La voce della vicina Don Pietro!... Siete voi? Pietro Pare. In che posso servirvi, signora Punzo? La voce della vicina Favorirmi sempre. Volevo pregarvi: stanotte, in sogno, un morto con la gobba e un bue a tre corna. Che mi dite? Che numeri devo giocare? Pietro È chiaro: il morto con la gobba 47 e 57, il bue 77, e metteteci il 3... per le corna.

BALIA. E che avendo ad esser di Cleria, vi supplica e vi scongiura, ch'in ricompensa dell'amor suo o per merito della vostra grazia, che in abito disconosciuto di paggio o di fantesca la riceviate in casa ne' vostri serviggi: se non come moglie, almeno come ministra della vostra felicitá e spettatrice del suo primo amore; e in quell'abito vi mostrará in parte quell'umil servitú con la quale desidera servirvi ogni ora.

LAMPRIDIO. Ringraziatene pur colui che vi creò di tal pregio che sforza ognun che vi vede a servirvi e onorarvi. OLIMPIA. Desidero non essere intesa da' vicini o da quei di casa, e sopra tutto bramo vedervi sciolto da queste catene che temo non v'offendano, ché a questo collo delicato e a questi fianchi ci convengono le braccia di chi vi ama a par dell'anima e della sua vita.

MANGONE. Non accadono simili cerimonie tra mercatanti: eccomi se son buono a servirvi. PANFAGO. Io son il fattor del raguseo, padron della nave che ora è gionta in Napoli, carica di schiavi; vi prega che vegnate domani o questa sera a vedergli: e ve ne porto uno per mostra. Lo schiavo mi piace, secondo il mercato che me ne fate.