United States or Montenegro ? Vote for the TOP Country of the Week !


Sua Eccellenza è in casa? domandò il conte Jacopo al portiere gallonato, che stava a pie' delle scale. , illustrissimo; è tornato da poco. Fra mezz'ora andr

E non accade l'insistere su la importanza di tale sottile interpetrazione circa le allegorie della Divina Commedia, se si riflette che Jacopo può averla udita, raccolta dalle stesse labbra del padre. Ma procediamo per ordine.

Egli ha sofferto molto, nella vita, portando i rimorsi di una colpa non sua, ma del conte suo padre. Appunto! disse il dottore. C'è una frase, nella lettera.... Ah! esclamò Don Pietro. L'ha osservata anche Lei? È quella in cui il conte Jacopo esprime il suo dispiacere di aver fatto contro ai desiderii del figlio. Ed è per quella frase che il conte Gino desidera che la lettera sia veduta da altri.

È vero; disse Parri della Quercia; ma tu ricorderai per qual ragione mastro Jacopo non gliel'ha voluta dare. Egli ha sempre detto che la sua Fiordalisa avrebbe sposato uno dell'arte sua. Spinello Spinelli è un pittore; dunque....

Non debbo io far risaltare quell'impasto di rosa e di azzurro che si vede nella carnagione, attraverso il bianco ed il giallo? Sicuro, ed anche l'arancione e il violetto, il gridellino e il pavonazzo; rispondeva mastro Jacopo, ghignando, Ti consiglio di metterceli tutti. Se non sar

Mastro Jacopo aveva ragione d'essere così allegro. La sua figliuola andava a marito. Era la sorte di tutte le ragazze; ma per quella volta la frase non era precisa, poichè Fiordalisa non andava restava, ed era il marito che faceva la strada. Mastro Jacopo aveva voluto tirarsi il genero in casa, e Luca Spinelli che non era ricco, gi

Il viso ha le sue parti mobili; è l'opinione di Tuccio di Credi. Mastro Jacopo andava di meraviglia in meraviglia. Ah ! Anche Tuccio di Credi ha un'opinione? chiese egli, con accento sarcastico. Tuccio di Credi fu toccato sul vivo da quelle parole, ma più dal tono canzonatorio con cui erano profferite. Che male ci sarebbe, maestro? disse egli. E che ci vedreste di strano?

Ne giudichi Lei; disse il giovane, cogliendo la palla al balzo. Gino Malatesti, figlio del conte Jacopo, di Modena, si recher

In tutto ciò che un uomo può per un altro, abbiatemi per vostro servitore. Tutto ciò che potete, Eccellenza! esclamò il conte Jacopo. Io non vi demanderò certamente di più. E senz'altri preamboli.... Consentite, caro conte, che ne faccia uno io, interruppe il ministro, pregandovi di lasciare l'Eccellenza in disparte. Rammento che fummo amici, e che voi mi chiamavate Paolo, senz'altro.

Quando madonna Fiordalisa si accorse di amar tanto il nuovo discepolo di suo padre, mastro Jacopo era gi