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Aggiornato: 15 agosto 2024


Non che Io faccia la malizia della mala volontá di colui che fa el male e la ingiuria, ma el tempo e l'essere che egli ha avuto da me. El quale essere gli diei non perché offendesse me il prossimo suo, ma perché servisse me e lui con dileczione di caritá. Unde Io permecto quello acto o per provare la virtú della pazienzia in quella anima di colui che riceve, o per farlo ricognoscere.

Fu Tata il primo che, una sera, si permise una ingiuria inperdonabile contro l'orologio di suo zio. Pap

«Non dirlo, Rogiero!... Padre, lo pregate a non dirlo! narrategli con quali penitenze io mi sia travagliato per iscontare la colpa.... io ti ho pure salvato la vita.» «Esecrai chi me la dette; e te, quando anche nessuna ingiuria mi avessi apportato, esecrerei per avermela conservata: d

DON IGNAZIO. Anzi per vostro merito. EUFRANONE. Non mi conosco di tanto preggio che sia degno di tanta cortesia. DON IGNAZIO. Siete degno di maggior cosa: io vi chieggio la vostra figliola con molta affezione. EUFRANONE. Stimate forsi, signore, ch'essendo io povero gentiluomo venda l'onore de mia figliuola? Veramente non merito tanta ingiuria da voi.

Com'egli seppe la condizione della contessa Palavicino, alla quale o per deferenza del conte Mandello che l'avea ricovrata nel proprio palazzo, o chi sa perchè altro, mai non aveva fatta ingiuria, come seppe poi quanto amore portasse Manfredo a quella donna, di colpo gli balenò quel modo di trarlo nelle proprie reti, e considerando che lo avrebbe così avuto vivo nelle proprie mani, fu assai contento della non riuscita dei primi tentativi.

48 Quindi cavallier donna passa, che se ne vada senza ingiuria e danni: l'uno e l'altro a piè resta; ma vi lassa il guerrier l'arme, e la donzella i panni. Miglior cavallier lancia non abbassa, e non abbassò in Francia gi

Ma ei mi sarebbe riuscito intollerabile cosí giudicare gli uomini viventi, e a me non ignoti, per benefizio per ingiuria. Io mostrai in altro scritto non aver ripugnanza, non timor forse al discorrere delle cose presenti; ma appunto ne discorsi distesamente, e prendendo agio a quelle eccezioni e spiegazioni, che sole fan tollerabile un tal discorso alla coscienza d'uno scrittore.

In cui parturisce la superbia? solo nel proximo per propria reputazione di ; unde ne traie dispiacere del proximo suo, reputandosi maggiore di lui, e per questo modo gli fa ingiuria. Se egli ha a tenere stato di signoria, parturisce ingiustizia e crudeltá ed è rivenditore delle carni degli uomini.

All'apparire di lei, forse si misero a parlare della sua bellezza, e ci avranno avuto il garbo, che avrebbe a suonar la cetra quell'animale, di cui ricorre il nome quando tra uomini si vuol dirsi ingiuria.

È questo l'officio che Io t'ho dato, che tu percuota me con le corna della superbia tua, facendo ingiuria a me e al proximo tuo, e con ingiuria e con ignoranzia conversi con lui? È questa la mansuetudine con che tu debbi andare a celebrare il Corpo e 'l Sangue di Cristo mio Figliuolo? Tu se' facto come uno animale feroce, senza veruno timore di me.

Parola Del Giorno

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