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Aggiornato: 28 settembre 2025


Era una splendida mattinata di sole. Nino, di cui ormai i capelli erano grigi e il carattere irascibile come quello di suo padre così almeno diceva la zia Carlotta camminava davanti a tutti con Anne-Marie, che gli trotterellava accanto tenendogli la mano.

Nutrito d'un latte sano e sostanziale, circondato d'infinite cure, Raimondo perdeva a poco a poco quel suo aspetto di cosa ributtante, incominciava a ingrossarsi, a sbiancarsi, a prendere forme più chiare, a tenére bene aperti i suoi occhi grigi. Ma tutti i suoi moti m'erano odiosi, dall'atto delle labbra intorno il capezzolo all'agitazione confusa delle piccole mani.

Una volta poteva bastarmi egli disse. Quando credevo che a nessun altro deste più di quello che davate a me, allora poteva bastarmi... Oggi no... È troppo crudele il torto che mi avete fatto, il torto che mi fate... Come?... Avete consentito d'esser l'amante d'un libertino qualunque e ricusate d'esser mia moglie?... E vi amo da anni, e voi da anni accettate questo culto come una Madonna inaccessibile nel suo tabernacolo... Ora l'altare è vuoto... Voi ne siete discesa... Non avete più il diritto di esigere un'adorazione mistica... Io, io ho il diritto di dirvi: Che idea vi fate di me? Perchè ho la barba e i capelli grigi, perchè la mia giovinezza è tramontata da un pezzo, voi mi credete decrepito addirittura, voi credete che tutti i miei sensi sian morti, anche quello della mia dignit

E un altro esercito si avanza, quanto diverso da quello che s'allontana! ma pure bello e solenne nella sua austera tristezza: due legioni di soldati agguerriti d'ogni terra d'Italia, il battaglione eletto dei Palermitani, una moltitudine d'inermi, stuoli di ragazzi scalzi, di veterani coi capelli grigi e il petto scintillante di medaglie, laceri, infraciditi dalle lunghe pioggie, stremati dalle marce forzate e dalla fame, pensierosi tutti e taciturni come chi porta nell'anima una santa speranza uccisa; ma alla vista del grande caduto d'Aspromonte rialzan tutti insieme la testa e gli gettano l'antico motto: «Roma o mortecon l'alterezza e con l'entusiasmo antico, e gli gridano: Benedetta la tua ferita, o nostro capitano e nostro padre, poichè fu il piombo fraterno a cui t'offristi quello che ruppe, in un colle tue carni, la prima pietra delle mura di Roma!

Allora andate, aspetteremo, l'altra si affrettò a rispondere, tirandosi da parte per lasciarla passare; e l'ascoltarono discendere le scale con un passo così lieve che appena lo si udiva. Appena furono nella cucina, la fanciulla andò al camino e bevve d'un fiato tutto quel bicchier d'acqua. L'altra guardava sempre coi grandi occhi grigi di gatto nel viso tondo e grasso dalle labbra sporgenti.

I suoi occhi grigi mandavano faville. In termine di mezz'ora, i documenti più essenziali erano raccolti. Il Torresani li esaminava, li confrontava con feroce compiacenza. Le sue labbra, frattanto, non cessavano di brontolare una specie di monologo, dal quale spiccavano tratto tratto degli ordini, delle interrogazioni, e più spesso dei grugniti di piacere.

Era un uomo sui sessant'anni, robusto, acceso in volto, con basette brizzolate e ancor folti capelli bianchi; gli occhi grigi fissarono un istante Filippo, e più attentamente la sua compagna, il volto della quale era sempre celato dal velo. Buona sera, disse Filippo sorridendo. Vai a Fasano?... Oh, esclamò il signore, mentre stendeva la mano a Filippo.

Rammento i tuoi grigi pennacchi che venivano sulla varia superficie del mare, venivano incalzandosi e sfioccandosi: rammento il tuo gonfiare, il tuo colmo trasparente-verdiccio, e il concavo lenissimo: rammento la furia del voltolarti, la spuma bollente e il fragore del muggito, il torrente bianco che s'allargava sulla ghiaia, dibattendo le ondine, sommovendo i ciottoli, e i mille rivoletti che ridiscendevano con trosce lucenti, rigando la spiaggia a seconda del vento.

Oh, oh!... guarda compare Carluccio, esclamò un di loro, e gli altri si voltarono lentamente. Quello ne ha del fegato! E si ricambiarono uno sguardo d'intelligenza. Carluccio, chiuso nel suo scappolaro che non lasciava veder altro che gli stivaloni di vacchetta, la punta del naso, e il lampo de' suoi occhi grigi, s'avanzava mogio mogio, come se non fosse fatto suo.

La monaca, colla fronte serrata fra le mani, seguitava a pregare senza dar retta alle parole di Marianna. Questa non aggiunse altro e scivolò fuori della camera senza rumore; dieci minuti dopo, essa dormiva sodo, come chi ha l'anima soddisfatta e tranquilla. Morta! ripetè Lorenzo fuggendo cogli occhietti grigi e maligni lo sguardo dritto, levato della suora di carit

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