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Aggiornato: 17 giugno 2025
Quella che giva ’ntorno era più molta, e quella men che giacëa al tormento, ma più al duolo avea la lingua sciolta. Sovra tutto ’l sabbion, d’un cader lento, piovean di foco dilatate falde, come di neve in alpe sanza vento. Quali Alessandro in quelle parti calde d’Indïa vide sopra ’l süo stuolo fiamme cadere infino a terra salde,
Giacea la bella vigna fiammeggiando con tralci di rubino e foglie d'oro; e uno stuolo d'augelli roteando facea ne 'l mezzo de la vigna un coro, O madonna Isaotta, ecco la vita! io le gridai, con l'anima rapita. Ed in alto gridò lo stuol canoro. Io la trassi a quel loco: ella più lesta venìa, chè forte io la tenea per mano.
17 Or, come avviene a un cavallier ardito, che cerca briga e la ritrova spesso, fu in una impresa il mio fratel ferito, molto al castel del suo compagno appresso, dove venir senza aspettare invito solea, fosse o non fosse Argeo con esso; e dentro a quel per riposar fermosse tanto che del suo mal libero fosse. 18 Mentre egli quivi si giacea, convenne ch'in certa sua bisogna andasse Argeo.
Maremma non cred’ io che tante n’abbia, quante bisce elli avea su per la groppa infin ove comincia nostra labbia. Sovra le spalle, dietro da la coppa, con l’ali aperte li giacea un draco; e quello affuoca qualunque s’intoppa. Lo mio maestro disse: «Questi è Caco, che, sotto ’l sasso di monte Aventino, di sangue fece spesse volte laco.
47 Giacea non lungi da Parigi un loco, che volgea un miglio o poco meno intorno: lo cingea tutto un argine non poco sublime, a guisa d'un teatro adorno. Un castel gi
45 Zerbino dimandonne, e gli fu detto che venut'era al cont'Anselmo aviso, che fra duo monti in un sentiero istretto giacea il suo figlio Pinabello ucciso. Zerbin, per non ne dar di sé sospetto, di ciò si finge nuovo, e abbassa il viso; ma pensa ben, che senza dubbio sia quel ch'egli trovò morto in su la via.
39 Amando una gentil giovane e bella, che di Marsilio re di Spagna è figlia, sotto un vel bianco e in feminil gonella, finta la voce e il volger de le ciglia, egli ogni notte si giacea con quella, senza darne sospetto alla famiglia: ma sì secreto alcuno esser non puote, ch'al lungo andar non sia chi 'l vegga e note.
21 La cortina levò senza far motto, e vide quel che men veder credea: che la sua casta e fedel moglie, sotto la coltre, in braccio a un giovene giacea. Riconobbe l'adultero di botto, per la pratica lunga che n'avea; ch'era de la famiglia sua un garzone, allevato da lui, d'umil nazione.
Vi mancava uno dei cavalli loro, che morto quel del Tartaro giacea: però vi venne a tempo Brigliadoro, che le fresche erbe lungo il rio pascea. Ma al fin del canto io mi trovo esser giunto; sì ch'io farò, con vostra grazia, punto. 1 Oh gran contrasto in giovenil pensiero, desir di laude ed impeto d'amore! né chi più vaglia, ancor si trova il vero; che resta or questo or quel superiore.
Ancor giacea col suo Titon nel letto la bella Aurora, ed era il cielo oscuro, quando Astolfo da un canto, e Sansonetto da un altro, armati agli ordini lor furo: e poi che 'l segno che diè il conte udiro, Biserta con grande impeto assaliro. 15 Avea Biserta da duo canti il mare, sedea dagli altri duo nel lito asciutto. Con fabrica eccellente e singulare fu antiquamente il suo muro costrutto.
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