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Aggiornato: 24 luglio 2025


ma priego che m'addite la cagione, si` ch'i' la veggia e ch'i' la mostri altrui; che' nel cielo uno, e un qua giu` la pone>>. Alto sospir, che duolo strinse in <<uhi!>>, mise fuor prima; e poi comincio`: <<Frate, lo mondo e` cieco, e tu vien ben da lui. Voi che vivete ogne cagion recate pur suso al cielo, pur come se tutto movesse seco di necessitate.

Quì tacque; ed ella con sembianza oscura Per grave duolo a così dir riprese: Mentr'io timida il cor su tua ventura Dianzi piangea, dal cielo ombra discese, Ch'a' tuoi guerrier battaglia avversa e dura, E duro fin de l'animose imprese, Ed a gli assalti tuoi pianto predisse, Se quinci il campo tuo lunge non gisse.

Quinci Vertú, quindi Fortuna alloggia, i' ti l'ho detto: va', ch'ambo le porte ti mostro aperte. E detto ciò, s'appoggia sul petto il viso di Vertute e sorte fra le colonne. Ed io ne stava in foggia di chi non sa de le dua porte apporte quale si prenda, s'una prender deve; e mentre dubbia, gran duolo riceve. «Quid autem est libertas nisi potestas vivendi ut velis?». QUINTIL.

Giunti ne la vallea, trovan tre donne che fan quel duolo, assai strane in arnese; che fin all'ombilico ha lor le gonne scorciate non so chi poco cortese: e per non saper meglio elle celarsi, sedeano in terra, e non ardian levarsi.

Che in chiunque a virtù mova sincero, Santificati e duolo e gaudio rende: Retta è la via del penitente austero Che ne' deserti caritade accende: Retto altresì, purchè temprato e pio, È il civile consorzio innanzi a Dio.

Poi ch'in è ritornato, il duolo immenso non capendo ne l'alma, si disgombra per lo petto, per gli occhi e per la lingua in spirti accesi, in lacrimosi rivi, in fiochi, rotti ed angosciosi accenti.

124 Quel letto, quella casa, quel pastore immantinente in tant'odio gli casca, che senza aspettar luna, o che l'albore che va dinanzi al nuovo giorno nasca, piglia l'arme e il destriero, ed esce fuore per mezzo il bosco alla più oscura frasca; e quando poi gli è aviso d'esser solo, con gridi ed urli apre le porte al duolo.

Enrico sorge, E mal grado del duolo in piè sostiensi; Poi con fiero sembiante ardire ei porge A le sue squadre, ed alza gridi immensi: Estremo risco a guerreggiar ne scorge, A cari figli il Rodïan ripensi, Ripensi il Cavalier su la sua gloria, E ciascun de la serbi memoria.

Tre giorni se n'andar per lunga strada, senza far cosa onde a parlar m'accada. 117 Il quarto giorno un cavallier trovaro, che venìa in fretta galoppando solo. Se di saper chi sia forse v'è caro, dicovi ch'è Zerbin, di re figliuolo, di virtù esempio e di bellezza raro, che se stesso rodea d'ira e di duolo di non aver potuto far vendetta d'un che gli avea gran cortesia interdetta.

39 E conosciutol per Ruggier, non solo non scema il ben che gli voleva pria; ma l'accresce, che non men del duolo di Ruggiero egli, che Ruggier, patia. Per questo, e per mostrarsi che figliuolo d'imperator meritamente sia, non vuol, se ben nel resto a Ruggier cede, ch'in cortesia gli metta inanzi il piede.

Parola Del Giorno

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