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Gli umil disiri sdegna quell'alma sopra ogni alma altera. Non per fior giovenil, non per tesoro apron le sante Dive il santo monte. per fior giovenil, per tesoro dee la mia Diva altrui largare il petto. Caro a Talia di Mopso è il dolce canto pien d'alti spirti e di gentili ardori. Or non ha 'l Po di più soavi note? Di più gentil, di più leggiadri spirti?

Vi mancava uno dei cavalli loro, che morto quel del Tartaro giacea: però vi venne a tempo Brigliadoro, che le fresche erbe lungo il rio pascea. Ma al fin del canto io mi trovo esser giunto; ch'io farò, con vostra grazia, punto. 1 Oh gran contrasto in giovenil pensiero, desir di laude ed impeto d'amore! chi più vaglia, ancor si trova il vero; che resta or questo or quel superiore.

94 L'abito giovenil mosse la figlia di Stordilano, e Mandricardo a riso, vedendolo a colei che rassimiglia a un babuino, a un bertuccione in viso. Disegna il Saracin torle la briglia pel suo destriero, e riuscì l'aviso. Toltogli il morso, il palafren minaccia, gli grida, lo spaventa, e in fuga il caccia.

Bastava mandare a dire ch'eravate pentito, ché io contentandomi d'ogni vostro contento mi sarei chetato, senza svergognarmi in tal modo. DON IGNAZIO. Io non spinto da giovenil leggierezza ciò dico, ma da giustissime cagioni. EUFRANONE. Dunque dite che mia figlia è infame? DON IGNAZIO. Ce lo dicono l'opre. EUFRANONE. Se non foste quel che sète e men di tempo, io vi risponderei come si converrebbe.

Fulvio con lui ne la stagion rea S'aggiunse pronto nei perigli illustri, Nobile cavalier, ch'allor correa Lo spazio giovenil di sette lustri; Leggier sul piè, forte di man spargea Di rose ambe le guancie e di ligustri, E di lucido pel, vago ornamento, Quasi di nube d'or, fasciava il mento.

1 Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori, le cortesie, l'audaci imprese io canto, che furo al tempo che passaro i Mori d'Africa il mare, e in Francia nocquer tanto, seguendo l'ire e i giovenil furori d'Agramante lor re, che si diè vanto di vendicar la morte di Troiano sopra re Carlo imperator romano.

Ma come spesso avvien, che l'abondanza seco in cor giovenil fastidio mena, tutti d'accordo fur di restar sanza femine, e liberarsi di tal pena; che non è soma da portar grave, come aver donna, quando a noia s'have.