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Aggiornato: 29 giugno 2025


Da una parte gl'indugi fatali, i tentennamenti colpevoli, le aperte fellonie; dall'altra gli eccessi del linguaggio e le violenze degli atti. Nondimeno nei primi mesi del 1849 una lieta notizia riconfortò i patriotti della nostra penisola; il Piemonte riprendeva le armi. Ma la gioia durò poco, e la tragica giornata di Novara ripiombò l'Italia nel lutto.

Ed era tanto più presso a subire il dominio della pazzia, in quanto che, sentendo che la presenza del suo Armando gli era necessaria, procurava illudersi d'averlo a riabbracciare da un istante all'altro, e trovando poi come quella sua aspettazione ansiosa, e che aveva tenute sospese tutte le potenze della sua vita, era stato indarno, e vedendo fuggirsi innanzi ogni speranza, quella specie di voto lo desolava, lo spaventava , che prorompeva in eccessi inauditi.

A uno stesso miracolo appunto avevo assistito durante la lettura del Povero Don Camillo! Certe asprezze di stile, certi eccessi di napoletanismi, la mancanza di qualunque lenocinio (di quel lenocinio ora di moda, e con cui si cerca di sbalordire la mente dei lettori) non erano riusciti a menomare la vitalit

A Sparta ed a Corinto i costumi privati delle donne non erano così regolari come ad Atene. A Corinto il vizio era libero, ognuno aveva il completo godimento di stesso. A Sparta, Licurgo aveva voluto, come diceva Aristotele, imporre la temperanza agli uomini e non alle donne; queste, molto prima di lui, vivevano nel disordine e si abbandonavano quasi pubblicamente a tutti gli eccessi.

Questa è l'epoca la più felice della vita di colui che non è stato deteriorato dagli eccessi giovanili, dalle malattie o dalla privazione. È l'epoca in cui tutti i sogni giovanili ci lasciano, nella quale la riflessione prende il loro posto, e la realt

L’esempio fatale della corruzione di corte aveva pervertito il senso morale della nazione e la Lega finì di distruggere quello che vi restava di pudore nelle classi borghesi e plebee; che gli eccessi veri o falsi di Enrico di Valois, avevano spinto alla rivolta contro la regalit

La critica letteraria non è una funzione, o meglio una carriera tra noi: è una esercitazione casuale, capriccio di un momento, spesso atto di compiacenza verso un autore, concessione all'entusiasmo passeggero per un poeta o romanziere in voga, per un principio d'arte che la moda mette in evidenza e che interessa realmente con la sua elevatezza e con gli eccessi.

Il dottore Eram dice che il tribadismo è comunissimo in Oriente: «Per rendersi conto fino a quali eccessi tale pratica può essere spinta nelle donne orientali, non si ha che a pensare alla sedentanea vita che menano: mancanza assoluta di qualunque esercizio, all’ozio, alla noia e soprattutto alla fiducia delle madri che non si preoccupano, hanno alcuna sorveglianza per ciò che fanno le loro figlie in queste lunghe ore di solitudine».

Guardiamoci dagli eccessi. Perchè la Confederazione Italiana fu adoprata a palliare una pace non accetta, e a scusarla forse nella coscienza di chi cercava conforti a stesso più che ad altrui, per questo taluni parvero rigettare tutta sorte confederazioni, e si rifecero con rettorica incauta dal numerare gl'inconvenienti delle confederazioni che vivono, senza badare ai vantaggi. Laddove non si può di punto in bianco cogliere la perfetta unit

Verso le dieci della sera, i nostri tre amici giungevano alle Terme di Caracalla, ove sappiamo che i trecento dovevano riunirsi. Padroni del mondo e ricchissimi delle sue spoglie, i Romani si diedero al lusso, alle gozzoviglie ed agli eccessi d'ogni specie. Fastidiose ed insopportabili divennero loro le fatiche del campo, l'aratro e l'armi che tanto avevano influito a mantenerli sobrii e robusti.

Parola Del Giorno

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