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Per quanto gli spiriti amici del palinsesto, coltivatori instancabili della polvere di museo, trovino che su la terra nulla di nuovo accade, ma tutta la bellezza e tutto l’esempio a noi provenga dagli antichi, pure io sono profondamente persuaso che nessuno fra quei sapienti selvaggi che a noi diedero la seccatura di possedere una tradizione potè mai concepire l’eleganza, o nulla d’equivalente all’eleganza d’una lady inglese che saluta il proprio amante con un semplice shake hand sotto i finestrini di un velocissimo express.

I costumi della corte non erano punto fatti per frenare il popolo che teneva all’onore di imitarli. Sotto Luigi XI la corte non dava affatto l’esempio della decenza nei costumi. Vi era allora così nei grandi che nei piccoli una sfacciataggine generale tanto nelle idee, che nelle azioni e nelle parole. Non si vedevano che mariti ingannati, vedove intriganti, donne libertine, ragazze sedotte.

⁴³¹ Diario ined., a. 1799, pp. 64-65; a. 1800, p. 528. D’altro lato gl’insegnanti privati videro per esse disertate le loro scolette: e doveva esser così se contro le loro a pagamento, le normali eran gratuite. La scuola d’un certo sac. Quattrocchi è l’esempio degli immediati effetti economici della nuova istituzione.

Questo vizio erasi moltiplicato a tal punto che Filippo il Bello si propose di metter un argine al progresso della sodomia, colpendo di terrore coloro che davano l’esempio di questa criminale aberrazione dei sensi. Tal fu la principale causa del processo dei Templari. In essi Filippo il Bello perseguitava il sacrilegio e la concupiscenza spinta all’ultimo eccesso dell’audacia e dello scandalo.

Massacese, volendo fino all’ultimo seguire l’esempio del cerusico di Margadonna, aguzzava certi pezzi di legno d’abete, con attenzione. I due Talamonte si occupavano del catrame, poichè il catrame bollente era stato scelto per bruciare la piaga. Ma era impossibile accendere il fuoco su ’l ponte che ad ogni momento veniva allagato. I due Talamonte discesero sotto coperta.

³³¹ Pag. 24. Giuliano, avendo narrata la sua educazione, continua dicendo come, appunto dallo studio degli antichi e specialmente di Platone, egli abbia imparato che il principe ha il dovere di guidare il suo popolo, con l’esempio e con la dottrina, all’esercizio della virtù.

A partire dall’undicesimo secolo un sensibile miglioramento si fece sentire nei costumi pubblici e privati. Vi rimanevano ancora senza dubbio molti disordini, presso i nobili e nel basso popolo, ma i primi non davano più in comune l’esempio della perversit

Fatto questo piccolo sfogo contro i Cristiani, Giuliano procede nelle sue raccomandazioni ai sacerdoti. Questi devono dare l’esempio dell’obbedienza alle leggi divine; da quell’esempio gli uomini impareranno ad obbedire alle leggi dello Stato. Ora, secondo Giuliano, il primo dovere dei sacerdoti è di essere caritatevoli. E qui pare proprio di udir parlare un buon Cristiano. C’è una specie d’unzione, nel suo discorso, che rivela un’influenza ignota alla schietta antichit

Il popolo si mantiene come si manteneva refrattario a qualsivoglia esterna influenza di corruttela, legato sempre alle sue tradizioni di rispetto a se stesso, di devozione alla morale, checchè possa esser venuto da fuori, o essersi fecondato dentro, e qualunque sia l’esempio altrui. Questo nei tempi ordinari; che dire poi degli straordinarî?

²⁶⁶ Villabianca, Diario ined., a. 1796, p. 625. Stavolta le mormorazioni dei nobili trovarono eco tra’ civili e tra’ plebei, e nessuno potè negare che l’esempio del Caracciolo era stato fatale anche alla povera gente, che per un tozzo di pane dovea lavorare giorno e notte all’aria aperta, alla pioggia, al sole, al vento, e di questo scarso pane farne parte in danaro alla Deputazione per le strade. Quello poi che toccava il colmo era la gravezza sulle seggette, per le quali incominciava gi