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E siccome il signor Amedeo tra carezze e minacce, era riuscito ad ottenere da quel briccone di Arun el Rascid un grosso taglio sul preteso suo credito, e con dodicimila lire date per riusciva ad estinguere tutti i debiti del suo signor figlio, il nostro Bertone giunse ad averlo più maneggevole, e la perorazione fece un effetto che Demostene ed Ortensio redivivi non si sarebbero ripromessi di certo, se si fossero trovati nei panni di Filippo Bertone.

In quella vece, gli bisognava predicare a braccia, come tanti cicaloni presuntuosi, e la sua fama ne scapitava assaissimo. Un po' di vecchia pratica, qualche ricordo classico e qualche scappata facile, lo salvavano ancora da tutti quei segni minacciosi in cui si manifesta la disattenzione dell'uditorio, ma non lo alzavano d'un punto nella stima de' suoi degni colleghi. Un suo antagonista (perchè Demostene non poteva gi

90 Pur la colpa potea dar al cavallo, chi di scusarlo avesse tolto il peso; ma con la spada poi fe' gran fallo, che non l'avria Demostene difeso. Di carta armato par, non di metallo; teme da ogni colpo essere offeso. Fuggesi al fine, e gli ordini disturba, ridendo intorno a lui tutta la turba. 91 Il batter de le mani, il grido intorno se gli levò del populazzo tutto.

In Grecia Apelle e Fidia Le chieser marmi e tele; Ella insegnò la linea Divina a Prassitele, E a Socrate e a Demostene La possente parola, E ad Eschilo la scuola Delle passioni aprì. Le mani d'Aristotile Ne composer la storia; La chiamò Saffo, in lagrime, Amor; Pericle, gloria; Inspirò l'odi a Pindaro; Seguì Alcibiade a festa; E gaja dalla testa D'Anacrëonte uscì...

Non so più dire che mai si passasse in quel mentre nel mio cuore e n'arrossirei; ma se non avessi temuto di parer debole e forse questa fu vera debolezza avrei perorato la causa di quella misera allodola. E se mai vi fu avvocato che avesse cuore gagliardo, sarei stato io quello e non avrei avuto da invidiare a Demostene la sua eloquenza.

Nell'eloquenza, per vero dire, io odo i periti delle due lingue por Demostene il sommo greco sopra Cicerone il sommo romano; ed io m'accosto volentieri a tal opinione, e per quella superior semplicitá che riluce nell'ateniese, e perché difensor d'indipendenza, mi par piú fortemente ispirato che non il romano difensor di libertá.

Era ascoltato con attenzione dai ministri; andava vestito come uno zerbinotto; i segretari di legazione dimenticavano i cavalli, le prime donne e le prime ballerine, per occuparsi di lui; e lui, questo zerbinotto, questo Demostene, quest'uomo di Stato in erba, dimenticava il banco dei ministri, trascurava le cifre del bilancio, per mandare di tanto in tanto un'occhiata assassina a lei; che ci voleva di più per colpire l'animo della marchesa Clementina?

Armand Carrel, ch'io vidi in casa di Demostene Ollivier, membro nel 1848 dell'Assemblea, era uomo signorile nei modi, freddo in apparenza, ma capace d'energia quando lo esigessero le circostanze, chiaramente onesto e tale da provocar fede assoluta nelle sue promesse, più amico della repubblica che non dei repubblicani, e poco disposto a fiducia negli operai dai quali lo tenevano discosto le abitudini della vita e certe tendenze militari rimastegli dal primo periodo della gioventù e accarezzate da lui. Intelletto acuto, non vasto, analitico più ch'altro, educato a scuole di materialismo e veneratore del secolo XVIII, credente nella teorica dei diritti e presto a dare fatiche e vita al suo trionfo più per senso d'onore e generosit

Per Diana ci voleva ben altro. Una maraviglia, un incanto... E mai un pentimento, mai un'esitazione... E neanche una nota. Che memoria! esclamò lo zio. Nossignore, improvvisava. Demostene addirittura. La signora Valeria slanciò un'occhiata di rimprovero al fratello, mentre Diana, piccata, replicava: Oh c'erano tante persone che applaudivano... tanti professori, tante signore.

Tutti sanno che, conclusa la serie dei grandissimi artisti greci con Euripide, con Platone, con Demostene, incomincia un periodo di carattere assai diverso: l'alessandrino. È assai difficile significare l'impressione di asfissia che prova chi, dopo aver vagato attraverso le foreste magiche della gran poesia classica, si affaccia alle soglie dell'alessandrinismo. Di colpo, quasi per malefico sortilegio, vediamo sparire tutte le mirabili doti dell'arte greca: la spontaneit