Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 29 giugno 2025
Era di cattivo umore; Cardello che lo aveva accompagnato laggiù, sentendolo discutere violentemente con l'ingegnere avea temuto, in certi momenti, che non venissero alle mani, alla presenza del Sindaco e degli Assessori presenti anch'essi per la ispezione. Poi tutto era andato bene.
Il Decano aveva avuto la buona idea d'insegnargli a leggere e a scrivere, meglio che non avesse fatto don Carmelo, che lo aveva abbandonato quando cominciava a compitare, e d'insegnargli inoltre le quattro regole dell'aritmetica. Cardello aveva appreso con facilit
Pulcinella, Tartaglia, Peppe-Nappa lo facevano ridere; ma quando vide venir fuori il Mago che operava le incantagioni per cui le persone non si riconoscevano più l'una l'altra, e Pulcinella abbracciava Tartaglia credendo di abbracciare Colombina, e Colombina abbracciava un paracarro credendo di fare le sue confidenze a Pulcinella; e poi, quando venne fuori il drago che buttava fiammate e fumo dalla bocca e voleva mangiarsi tutti vivi vivi, il povero Cardello cominciò a tremare dalla paura, e si sentì salire le lagrime agli occhi.
Intanto buttati su quel letto e cerca di dormire. Sfinito dal pianto e dalla terribile commozione, Cardello si addormentò quasi sùbito... Ma che sognacci!.... Ti rimanderemo al tuo paese gli aveva detto il brigadiere.
Ma in quel maledetto paesaccio dov'erano disgraziatamente capitati, gli zotici spettatori ridevano sì, ma non applaudivano, non chiamavano fuori Peppe-Nappa e Peppe-Nino; e questo teneva di cattivo umore Cardello che avea consigliato più volte al padrone: Andiamo via! Cerchiamo un'altra piazza!
E così, dopo quattro giorni di esposizione, era stato ripreso il lavoro, sotto la direzione di Cardello. Egli tremava per la responsabilit
Quando Cardello vide presentarsi la tuba, fece un gesto di ribellione: Mi burleranno, disse, quasi piagnucolante. Parrai un signore, coi guanti. La tuba gli scendeva su gli orecchi. È troppo larga per me! Con un po' di carta torno torno dietro il cuoio.... È quasi nuova. Cardello scoppiò a ridere vedendosi infagottato a quel modo. Che cosa doveva fare, povero Cardello? Perdere quella fortuna?
Colui che gli rivolgeva questa domanda gli avea posato una mano su la spalla quasi per scuoterlo da quello stato di tristi riflessioni. Cardello rizzò la testa e lo fissò impaurito. Senti, riprese quegli: se tu volessi allogarti per servitore, faresti la tua fortuna.
Tu e Cardello, alla porta, col vassoio sul tavolino tra due candelabri. Un bel sorriso e Grazie. Le lire e le mezze lire pioveranno abbondanti, e anche qualche fogliolino da cinque lire. Vorrei vedere che il Sindaco e gli Assessori.... E i signori del Casino!.. Sono dugento biglietti! Donna Lia e Cardello si guardavano negli occhi.
Di enorme, colui aveva soltanto gli orecchi, che sembravano due sotto coppe appiccicate dietro le tempie, e si movevano stranamente mentre masticava; Cardello guardandolo, si tratteneva a stento dal ridere.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca