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Sulla via di Savona. Una via polverosa. Egli procede a piedi, stanco, sfinito. Va alla citt

Io mi sentivo sfinito, incapace di trascinare più oltre il peso di quell'esistenza miserabile. Ogni mattina, veramente, quando aprivo gli occhi dopo un sonno agitato, era come se qualcuno mi presentasse una coppa profonda, dicendomi: "Se tu vuoi bere, oggi, se tu vuoi vivere, bisogna che tu sprema qui dentro, fino all'ultima goccia, il sangue del tuo cuore."

E Vincenzo, che non vedeva l'ora di sottrarsi agli sguardi del padre e delle sorelle, aveva portato quasi di peso il cugino in camera, e l'aveva fatto coricare. Sfinito, in uno stato di prostrazione, vicino a svenire, Vicenzino sorrideva come un estatico. Poco dopo Vincenzo gli domandò: Come stai? Sono felice, susurrò l'ammalato.

Per solito il primo giorno ch'egli tornava da un viaggio, se la Teresa era a Venezia, egli desinava da lei; oggi egli cercò un restaurant di secondo ordine, e sedette a una tavola in disparte. Non aveva fame, ma era sfinito, e si sforzò di mangiar un boccone e di ingoiare un bicchiere di vino.

Si sentiva così stanco; sfinito; le sensazioni gli si sbiadirono. Cadde in un sonno profondo..... Il racconto L'orologio a pendola battè le sei. Il dormiente tirò un profondo respiro, aprì gli occhi, girò attorno lo sguardo smarrito e chiese a stesso: Dove sono? Attorno a lui tenebre fitte; comprese però di trovarsi sul suo letto buono, nella sua stanza. Un sogno! mormorò. Ho sognato.

Nel tinello s'incontrò una volta con Frascolini padre, che era venuto al Palazzo apposta per fare il suo dovere. Il pover'uomo pareva invecchiato di dieci anni: curvo, sfinito con una tossaccia di cattivo augurio. Era stata quella testa matta del suo figliuolo a ridurlo a quel modo; ma lui testardo, non lo voleva confessare, e così soffriva peggio, struggendosi dentro, senz'avere uno sfogo.

Ma lei non vuol capire: insisteva l'altro: non si tratta di lei adesso; solo si vorrebbe sapere, se veramente la giovine facesse quel passo di buona voglia, o se gliel'abbiano fatto fare.... Cioè... cioè!... disse il cappellano, guardando in viso con sospetto colui, e come sfinito da quel penoso interrogatorio.

Ritornò depresso e sfinito; io, frattanto, avevo fatto amicizia colla moglie del prestinaio. Era una tedesca, grassa e bionda e mite. Le raccontai la nostra Storia del Lupo: che io ero una poetessa, e che ero stata ricevuta dalla Regina; e poi tutta la storia di Montecarlo.

Vorreste farlo avere a Torino al Consolato Tedesco perchè lo mandi alla persona che deve riceverlo, e ch'io non so dove si trovi? «Così dicendo porgevo il prezioso piego. « Non ha indirizzo; osservò l'incognito; e la sua voce era così fioca e tremante, che pareva sul punto di svenire. «Quella faticosa salita lo aveva sfinito. « Non ho meco una matita per scriverlo.

Nelle pagine lunghe, su cui veglia la Storia, Tra le feste d'un giorno, tra una colpa e una gloria, Tra il sovrapporsi assiduo d'un evento a un evento, Dalle viscere umane esce sempre un lamento! Cristo, anch'egli, degl'empi rese il braccio più ardito! E fu il giorno che in croce, per le angoscie sfinito, Gridò un'ultima volta: "Sopportate e tacete!" Gli empi ne profittarono.