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Il tremor nervoso che lo aveva scosso dal principio si veniva sedando; la sconvolta, violenta, paurosa espressione del livido viso e dei rossi occhi si trasformava: pallido, sfinito, disfatto, pareva sul punto di mancare anch'egli. Era sola quando si è uccisa? continuò a interrogare il magistrato. Sola. Parlaste con lei, stamani? , parlai. Era triste? Mortalmente.

Intanto buttati su quel letto e cerca di dormire. Sfinito dal pianto e dalla terribile commozione, Cardello si addormentò quasi sùbito... Ma che sognacci!.... Ti rimanderemo al tuo paese gli aveva detto il brigadiere.

Egli si slanciò come una tigre verso la fessura, ma le forze gli vennero meno e cadde a terra sfinito, coi pugni minacciosamente chiusi e la schiuma alle labbra. Proprio in quell'istante la sorella di Notis arrivava alle ruine d'El-Garch. CAPITOLO IX. Elenka.

Un mare di sabbia gialla, profonda, calda, infuocata, dalla quale escono, simili alle isole nel mare, delle rocce nude, brulle, dalle forme fantasiose, strane, le quali riflettono i cocenti raggi del sole, aumentano il calore di altiforno ed accecano quel povero uomo il quale cavalca stanco, sfinito, sul suo destriero, stanco, sfinito esso pure. Il cavaliere non ne può più.

Quando i patemi d’animo, che lacerano il cuore, sono accompagnati da tutte le angustie del corpo, la natura umana soccombe. Dopo un accesso violento di disperazione, di furore e di lagrime, Stefano cadde sfinito sul fetido pagliericcio della prigione, e gli parve di essere stato sepolto vivo.

Sfinito, col respiro ansante, col viso livido di pallore, il professore teneva china la testa sul petto e gli occhi socchiusi. Gli presi una mano; era diaccia come quella di un cadavere. Dopo alcuni istanti, però, egli si riaveva, alzava la fronte rugosa e mi guardava tentando di sorridere. È mai possibile? esclamai. Dubiti ancora! mi rimproverò.

Si sentiva stanco, sfinito dell'orgia del giorno innanzi. Aveva durato una notte, ed un giorno ed alcune ore della notte; fino alla terza vigilia. L'aveva allestita per ricordare i suoi grandi trionfi nella Grecia. La festa era stata degna di lui. Quale profusione dei cibi più rari; quanto lusso; e quei regali!

I lunghi rami degli abeti e delle magnolie e il prato verde formavano come un quadretto attorno ai cancelli di ferro; ma il quadretto era vuoto: Nora non si vedeva. Era stanco, sfinito, eppure avrebbe adoperata la poca forza che gli rimaneva per strozzar qualcuno. Come erano uggiosi quei giardini!

L'esistenza di Quintino era simile a quella di un bandito perduto in una macchia, senza un pensiero della vita, senza un desiderio, senza mai una speranza; e alle volte cercava invano una goccia d'acqua, mentre bruciava dalla febbre, cercava invano un mucchio di paglia mentre cadeva sfinito dalla stanchezza.

Il Piemontese si era affaticato troppo in quegli ultimi giorni. Dopo aver lavorato ginocchioni, curvo sui tubi da saldare, sotto la vampa del sole che scottava, con appena qualche ora di riposo all'ombra di un albero, la sera tornava a casa sfinito, e non aveva voglia neppur di desinare. Beveva due tre bicchieri di vino sopra un boccone di pane, e andava a letto.