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Aggiornato: 27 settembre 2025


Dopo lungo girovagare, avvicinandosi la notte e sentendomi stanco, sfinito, rientrai nell'albergo. Nella gioventù le passioni più violente tolgono l'appetito ed il sonno fino ad un certo punto, oltre al quale la natura si rivolta e reclama i suoi diritti. Chiesi da pranzo, e subito da bere, chè mi sentivo la gola inaridita.

Mi sono permesso di ricoverare al primo piano un colonnello austriaco ammalatissimo. Colonnello della Croce Rossa. Non è un combattente. Oh! una persona assolutamente compita, certo un brav'uomo. Deve avere 55 anni circa, ma ne dimostra 70, tanto è sfinito dalla stanchezza. Stanotte aveva 40 gradi di febbre. Ora sta un po' meglio. Ha voluto confessarsi appena fu ricoverato.

Rimasto solo nello studio, Aloise si lasciò cadere sfinito sulla scranna, coi gomiti sull'orlo della scrivania, la fronte nelle palme, in atto di profondo abbattimento. La novit

L'uomo è stanco, sfinito, non ne può più. Il sudore non ne imperla più la fronte, perchè il suo corpo è privo di umor; la bocca spalancata è secca ed arida la lingua; è da trent'ore a cavallo e da venti che non beve; la testa gli arde, i pensieri gli si confondono; non ne può più. Arrestarsi? Non può; non deve! Avanti a lui è la vita, perchè può trovare dell'acqua e conservare la libert

Il ferito cominciò a singhiozzare come un fanciullo, poi, furente, si diede ad urlare con voce di dannato. Chiamava, imprecava, pregava, mandava suoni senza nome, fremeva, taceva sfinito, ricominciava più feroce, finchè gli urli tornarono grida umane, e le grida lamenti acutissimi, ed i lamenti gemiti spossati e sommessi. Poi la voce gli mancò anche a quelli.

Il 10 ottobre, dopo un continuo scaramucciare, giungeva a Sange-Hamferid e agli ultimi di ottobre faceva accampare l'esercito sfinito, demoralizzato, a Kassegh, aspettando il momento opportuno per gettarsi su El-Obeid ed espugnarla. CAPITOLO XIII. Lo schiavo di Elenka.

Era timido, debole, irresoluto; tanto debole da cadere sfinito, affranto, sotto il peso della sventura, senza sentirsi capace di rialzarsi mai più, nemmeno pensando di essere padre.

Pietro (sfinito, esausto, parlando a stento) Basta, basta, per piet

Immobile, colle braccia in croce sul petto, la fronte trasudata e grondante, le pupille sbarrate e mute nel nero cerchio delle occhiaje, contratte le labbra, le mani istecchite, livide l'unghie, e tutto della persona sfinito e perduto, quell'uomo sosteneva ancora la lotta dello spirito colla carne.

Alla gioia della prima impressione succedette in lui un accasciamento profondo. Che giova al naufrago di veder la spiaggia se non ha lena per arrivarvi? Lo sforzo fatto in un momento di esaltazione l'aveva lasciato sfinito. Le sue pene, per poco sospese, s'erano rinnovate con maggiore intensit

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