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La voce di don Carmelo era avvinazzata; e donna Lia rispondeva soltanto coi singhiozzi e con l'esclamazione: Madonna Santa! Tutt'a un tratto... Cardello si era rizzato sul pagliericcio steso in un angolo. Avrebbe voluto accorrere.... Nel buio accadeva certamente qualcosa di terribile. Don Carmelo bestemmiava, donna Lia gridava: Oh Dio! No! No! Cardello gridò: Don Carmelo!... Donna Lia!....

Cardello ebbe un'ispirazione; si mise in bocca il fischio da Pulcinella e fece sentire uno strillo, una specie di risata o di ringhio caratteristico. Bravo! Se no non si chetavano, disse Cardello, orgoglioso di vedersi approvato dal padrone.

Ma voi non siete operaio. Mi metta alla prova. Sapete leggere e scrivere? Qui gli operai, i contadini, sono più ignoranti delle bestie. Sono brava gente, però, rispose Cardello. Non dico il contrario; ma io ho bisogno di qualcuno che sappia leggere e scrivere. Alla meglio, pochino so, e so anche far di conto, addizione, moltiplicazione, divisione, sottrazione! Che mestiere esercitate?

Bùntiri! Bùntiri! Pepè! Peperapè! per tutte le vie e le viuzze del paesetto, a fine di chiamar gente allo spettacolo. Intanto lo spettacolo era Cardello camuffato a quel modo, che non si curava dei fischi, degli urli, e si credeva diventato un personaggio d'importanza.

Tutti e quattro!... E buttarmi nella vasca!... Così!... Cardello dovè trattenerlo. La febbre lo faceva delirare. Beva!... Questa le far

E il giorno dopo lo seguirono in Piazza del Mercato, mentre andava ad attaccare il cartellone coi pupazzetti: Pulcinella da un lato, col randello in mano, e Tartaglia dall'altro con gli occhiali verdi e il tricorno, nell'atto di prender tabacco da una tabacchiera che sembrava una cassetta. Bravo, Cardello! E urli e fischi.

Eppure egli diceva a Cardello: questa dev'essere la stessa creta che usano ora i vasai per le quartare, come le chiamate. Se io riuscissi a trovare il modo di manipolare la creta attuale, da ridurla duttile e leggera come questa di questi vasi... metterei su una fabbrica di stoviglie, e mi farei una fortuna. Arricchiresti anche tu.

Il Signore non gli concesse la fortuna del pezzo unico, ma tutto andò bene, come se quel mago del Piemontese ci avesse messo le mani. E mentre questi gli diceva: Bravo! Bravo! Bravo! tre volte, Cardello si sentiva quasi impazzire dalla gioia al pensiero che per qualche mese il padrone della fabbrica sarebbe stato lui!...

Allora l'idea d'una disgrazia, di qualche malattia grave alla morte non osava di pensare riempì di terrore Cardello. Se avesse saputo dove andare a rintracciarlo, sarebbe partito senza indugio; gli rimanevano ancora cinquanta lire.

Un rumore sordo, un urlo soffocato! Cardello si diè a correre all'impazzata in mezzo agli alberi di ulivi, divenuto tutt'a un tratto pallido come un cadavere, agitando le braccia disperatamente, gridando: Oh Dio! oh Dio! e chiamando a nome il padrone.