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Aggiornato: 1 giugno 2025


Lettrici e lettori, io vi fo grazia di tutte le altre considerazioni scucite del mio protagonista. La pigrizia, più assai de' consigli dell'amico, lo aveva tenuto sul canapè, dove, pochi minuti dopo, egli era rimasto assopito. Non vi giurerei che le copiose libazioni dello sciampagna spumante non c'entrassero anch'esse per una larga porzione.

Andò poi a' piedi della scala e gridò a piena gola: Giovanna.... Agata.... Marta... venite subito abbasso, ma presto. Eravamo entrati in un salotto terreno. Bitto s'era accovacciato in un angolo, e ansava colla lingua pendente. Il signor Nicola mi fece sedere sul canapè, e incominciò a chiedermi notizie della salute dello zio, e degli effetti provati dopo la cura dei bagni.

Daccanto a lei, Maddalena stava lavorando all'uncinetto certe maglie, che non sapremmo e che non mette conto descrivere; arnesi da salotto che si fanno per ingannare il tempo ed anco un tantino per impedire ai signori uomini di insudiciare colla manteca delle loro capigliature la spalliera di una poltrona, o d'un canapè.

Evelina, in piedi, accanto a lui, gli aveva preso l'altra mano e gliela stringeva, con affetto, per confortarlo. Dopo un istante si guardarono di nuovo: la stretta di mano fu assai più forte, più lunga, e seguitarono a sospirare e a tacere. Nel salotto non si udiva che il russare di Numa sul canapé, e dalla cucina il rumor sordo dei colpi della Gioconda che batteva le costolette.

Dio!... Giovanni!... Giovanni mio!... balbetta pallido, allibito Matteo Cantasirena. E lo solleva a stento, lo porta, trascinandolo, sul canapè. Nora, rimane immobile, muta. Il Casalbara aveva gli occhi sempre aperti, fissi, sbarrati: dal naso, dalla fronte gli gocciolava il sangue: il respiro rantoloso gli portava un gorgoglio di schiuma bianca, sulla bocca storta, contratta.

In nome della deferenza che ella mi ha sempre mostrato, per amore di questa ragazza, che soffre... Antonietta si scuoteva sul canapè, punta da qualche spasimo. Si dichiarava in lei una crisi. Ebbene, replicò la principessa, ve lo dirò!

Poi le caddero le braccia, e rimase davanti a lui colla testa bassa, come un gran fiore falciato a mezzo. Egli stava sul canapè senza capire, colle ginocchia aperte e il volto smorto di un pallore, che gli si faceva più bianco intorno agli occhi. E quel pianto della bambina seguitava sempre.

Ci siamo! pensò Gino, tremando. E sedette, sopra una seggiola, accanto allo specchio del salotto, mentre suo padre prendeva posto sopra un canapè, con la dignit

Maddalena, che aveva trovato il foulard sotto il canapè, se lo buttò sulle spalle, accomodandoselo al collo. Allora venga avanti: che cosa desidera? La signora Trebeschi si mise a sedere sulla poltroncina dello scrittoio, e l'altro sul canapè. In quel piccolo casotto, dove tutto era ammonticchiato, ci stavano appena.

Quando rinvenne, si trovò adagiata, distesa sul canapè del salotto: don Gregorio era solo con lei. Il buon vecchio, che ormai aveva tutto compreso, avea saputo con un pretesto allontanare anche la Luigia, temendo che Maria, nello stato in cui si trovava, potesse perdersi con qualche parola imprudente.

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