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Aggiornato: 1 luglio 2025
Tutte le riserve erano state impegnate. Il Duca di Savoia, dopo avere avuto feriti a morte tre cavalli, appiedato, mantenevasi alla testa degli avanzi dei suoi battaglioni con singolare intrepidezza. Ma l'eroismo non poteva più rimettere le sorti della giornata.
<<Ed ella i passi vostri in bene avanzi>>, ricomincio` il cortese portinaio: <<Venite dunque a' nostri gradi innanzi>>. La` ne venimmo; e lo scaglion primaio bianco marmo era si` pulito e terso, ch'io mi specchiai in esso qual io paio. Era il secondo tinto piu` che perso, d'una petrina ruvida e arsiccia, crepata per lo lungo e per traverso.
E tutto lungo quelle creste di monti, sia che digradino verso il mare, sia che accennino alle Langhe, vedete star ritti ancora e minacciosi gli avanzi dei castelli feudali, veri nidi di sparviero, donde non esce più e dove non va a posarsi l’uccello di rapina, ma che tuttavia lo stuolo dei pennuti minori non sa guardar senza tema.
«Quel che si mangia non c'è più» sentenziava la Contessa dopo pranzo, mentre il conte Venceslao faceva ancora la zuppa in un mezzo bicchier di vino, cogli avanzi del pane. «La roba invece rimane sempre, e si fa buona figura. Gi
«Sì, speralo, perchè ogni buona opera dee ricevere il suo premio anche in terra, e tu ne avanzi molti di questi premii. Or via, lasciami condurre a fine il mio duello, e poi mi ti porrò al fianco per non lasciarti mai più. Fedeli,» aggiunse parlando ai Saraceni «s'io muoio, questi è il signor vostro; ogni ferita che darete in pro suo, sar
Intanto che si girava sotto i portici e che Giulio di Verdara scherzava sulle cose spiegate e sullo spiegatore, la contessa, leggermente intimidita dallo scuro ambiente, prestava alla sua nuova conoscenza un'attenzione tra curiosa ed inquieta; ma la signorina di Charmory pareva interessarsi soltanto a quel che vedeva. Era un tipo di bellezza perfettamente contrario. Con un personaggio egualmente slanciato, ma più piccolo, la signorina di Charmory aveva la carnagione bianca, i capelli d'un biondo cinereo e gli occhi ceruli d'una settentrionale. Sotto il suo costume ad ampie pieghe di vigogna azzurra con risvolte di faille della stessa tinta, il suo corpo s'indovinava appena; e solo la vita sottile e le braccia perfette si modellavano. Il guanto rovesciato al principio del pugno lasciava vedere la giuntura della mano, agile, nivea, solcata dagli esili filetti azzurri delle vene, e sotto l'ombra del cappellino rotondo a larghe falde con un'ala rossa, risaltavano i delicatissimi lineamenti, la levigatezza marmorea delle tempie, la magrezza sana delle guancie, la freschezza rosea delle labbra sbocciate sul pallore del viso, la grazia del mento che pareva fosse stato accarezzato dal pollice compiacente d'uno scultore. Ella aveva un modo di atteggiarsi, con le braccia pendenti non lungo i fianchi, ma un poco sul dinanzi del corpo, con le palme delle mani appena rivolte in fuori, che ricordava certe figure di Elette della scuola preraffaellesca. La espressione degli occhi larghi, nuotanti come in un fluido e quasi perduti dietro una visione errabonda, completava quel tipo di bellezza nordica, ma pertanto non fredda. Accanto alla contessa di Verdara essa acquistava risalto e ne dava. Una era la grazia capricciosa, la simpatia vivace, la spigliata fantasia; l'altra era lo stesso candore, la stessa purezza fatta persona. Così com'erano, la loro gioventù, la loro freschezza, la loro eleganza formavano un contrasto deciso con la vecchiezza cadente dell'ambiente pel quale si aggiravano. Nulla era fatto per impressionare più di quelle figure di donne adorne di tutte le ricercatezze dell'ultima moda, fra gli scomposti avanzi di tempi remotissimi; l'efflusso odoroso che esse si lasciavano dietro, nell'atmosfera leggermente ammuffita del Museo; il suono argentino delle loro voci, nel silenzio dei corridoi; la vivacit
Manfredi, geloso degli arcani di famiglia, ordinò ai suoi con la destra, che si allontanassero; passò la manca sul volto quasi per rimuovere ogni traccia di patimento, e così ricomposto a reale alterezza disse con voce sicura: «Si avanzi.»
Io, per quello me ne paia, non so se vedo quello che vedo, né so altresí se odo quel che odo. Sarei io mai un altro divenuto? Dimmi dunque, messer l'asino, come può egli essere che, essendo tu una bestia la quale di grossezza ogn'altra, quantunque grossissima ella si sia, avanzi, ora parli e ragioni non altrimenti che se uno saggio uomo fussi e molto avveduto? Questo è contra a la tua natura.
Ci avviamo alle catene di montagne verso nord-est, e circa un'ora dopo usciti da Adua siamo richiamati da voci che si trasmettevano l'un l'altro gli avanzi della retroguardia di Ghedano Mariam, che stavano disordinatamente sparsi lungo tutta la via.
Ma anch'io ho tanto preso a prestito sul quel mio capitale, che omai i lettori potrebbero rapirmene il segreto mettendone insieme le bricciole sparse. Tanto vale adunque ch'io prenda il mio coraggio a due mani e dia dentro a grandi colpi di penna a distruggere quei poveri e cari avanzi della mia fortuna passata. Era la sera d'una domenica. Fulvia non doveva cantare, ed era rimasta in casa.
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