United States or Slovenia ? Vote for the TOP Country of the Week !


Intanto che si girava sotto i portici e che Giulio di Verdara scherzava sulle cose spiegate e sullo spiegatore, la contessa, leggermente intimidita dallo scuro ambiente, prestava alla sua nuova conoscenza un'attenzione tra curiosa ed inquieta; ma la signorina di Charmory pareva interessarsi soltanto a quel che vedeva. Era un tipo di bellezza perfettamente contrario. Con un personaggio egualmente slanciato, ma più piccolo, la signorina di Charmory aveva la carnagione bianca, i capelli d'un biondo cinereo e gli occhi ceruli d'una settentrionale. Sotto il suo costume ad ampie pieghe di vigogna azzurra con risvolte di faille della stessa tinta, il suo corpo s'indovinava appena; e solo la vita sottile e le braccia perfette si modellavano. Il guanto rovesciato al principio del pugno lasciava vedere la giuntura della mano, agile, nivea, solcata dagli esili filetti azzurri delle vene, e sotto l'ombra del cappellino rotondo a larghe falde con un'ala rossa, risaltavano i delicatissimi lineamenti, la levigatezza marmorea delle tempie, la magrezza sana delle guancie, la freschezza rosea delle labbra sbocciate sul pallore del viso, la grazia del mento che pareva fosse stato accarezzato dal pollice compiacente d'uno scultore. Ella aveva un modo di atteggiarsi, con le braccia pendenti non lungo i fianchi, ma un poco sul dinanzi del corpo, con le palme delle mani appena rivolte in fuori, che ricordava certe figure di Elette della scuola preraffaellesca. La espressione degli occhi larghi, nuotanti come in un fluido e quasi perduti dietro una visione errabonda, completava quel tipo di bellezza nordica, ma pertanto non fredda. Accanto alla contessa di Verdara essa acquistava risalto e ne dava. Una era la grazia capricciosa, la simpatia vivace, la spigliata fantasia; l'altra era lo stesso candore, la stessa purezza fatta persona. Così com'erano, la loro gioventù, la loro freschezza, la loro eleganza formavano un contrasto deciso con la vecchiezza cadente dell'ambiente pel quale si aggiravano. Nulla era fatto per impressionare più di quelle figure di donne adorne di tutte le ricercatezze dell'ultima moda, fra gli scomposti avanzi di tempi remotissimi; l'efflusso odoroso che esse si lasciavano dietro, nell'atmosfera leggermente ammuffita del Museo; il suono argentino delle loro voci, nel silenzio dei corridoi; la vivacit