United States or Mali ? Vote for the TOP Country of the Week !


Volgendo gli occhi intorno, lo vide finalmente, quel prezioso cimelio degli antichissimi tempi. Era appiccato ad una gruccia contro la parete, ma più in apparenza di sacra reliquia, che non d'arnese in attivit

Erano desiderosi di dar conto alla signora di quanto avean fatto, e più che altro, di raccontarle quanto oramai correva per le bocche di tutti che cioè lo incendio era stato appiccato apposta da mani scellerate. Fosse almeno cessato qualche momento prima, che essi sarebbero arrivati in tempo presso la duchessa, ma tutto volle in quella notte congiurare al danno di lei.

Chi pensasse che la sala del signor Fedele, sebbene tra le più belle del borgo, fosse arredata con fasto, s'ingannerebbe di molto. I tempi chiedevano poco, e il padrone d'arredi non si curava molto. Poche sedie, coperte di cordovano nero die vi stava appiccato con borchie di ottone; un divano scuro; uno specchio, che a guardarvi dentro si pareva butterati; due quadri antichi, uno dei quali rappresentava il sogno di Giacobbe, l'altro la Samaritana al pozzo: ecco tutto quello che l

BIRRI. Le cose fatte calde calde son buone. LECCARDO. Che son io piatto di maccheroni che bisogna che sia caldo caldo? Ma io vo' morir appiccato per non morir sempre di fame; ma se volete appicarmi, fatemi mangiar prima, ché non muoia di doppia morte, e della fune e della fame. BIRRI. Camina! LECCARDO. Son debole e non posso caminare. BIRRI. Le buon'opre tue ti fan meritevole d'una forca.

I Romani timorosi di assalti tenevano custodito il confine dal lato di Napoli, con molto loro non meno incomodo che jattura, chè la gente sparsa non potè esercitarsi nelle armi, onde l'avemmo a provare poi valorosa non perita; erano le diligenze del governo o inopportune o troppe, che fatta anco la tara, come di giusto, alle jattanze napoletane, non si poteva mettere in non cale la perpetua minaccia di rompere i confini: quotidiane per di più le provocazioni, imperciocchè parecchie barche scorressero su e giù pel lago di Fondi acclamando a gran voce: «viva il Papa! viva il Re!» a cui come di ragione i nostri rispondevano sempre: «viva la RepubblicaPeggio di tutto un laidissimo tradimento: gli ufficiali napoletani di presidio al confino venendo spesso ai quartieri dei nostri per conversare, e per bere indussero i nostri a visitarli nei quartieri loro dove festosamente accolti si trattennero alquanto in compagnevoli sollazzi, ma sul punto di congedarsi si vedono circondati da molta mano di carabinieri ed odono intimarsi la resa: non ci era da fare riparo, andarono, eccetto due il quartiermastro Bizzani che appiccato un solenne ceffone su la faccia di un gendarme si prevalse del costui stordimento per fuggire, e scappò del pari il sargente maggiore Bemi che giocando di pugni e di calci usciva loro dalle mani; si richiesero tosto con minaccia, e con minaccia fu risposto averli mandati a Mola di Gaeta perchè il Generale supremo Casella gl'interrogasse; allora misero le mani addosso ai fratelli dello Antonelli ammonendoli, che essi sapevano, e non per nulla, la legge mosaica occhio per occhio, dente per dente.

PANURGO. Purché il padrone sia ben servito, soffrirò ogni cosa con pazienza. GERASTO. Serai appiccato come meriti. PANURGO. Viverò almeno eterno. GERASTO. Purché il boia ti scavezzi il collo, io non mi curo che vivi eterno. PANURGO. Di questa morte molto me ne glorio e vanto. GERASTO. Te ne vanterai nell'inferno fra gli dannati tuoi pari.

Ma, a dire il ver, la ladroncellaria è troppa grande. PILASTRINO. ! L'hai bello e detto! Chi non gli avesse fatto un tale scherzo, non avria mai imparato in questo mondo come si vive, quell'uomo di legno. Ed or, chi sa? potrebbe ravedersi; ch'era cosí in amore omai perduto che facilmente, un tratto, da se stesso si sarebbe appiccato.

Fortuna fatta Papessa. Ecco il testo completo, quale si legge nella edizione: LUNA, APPICCATO, PAPA, IMPERATORE, PAPESSA Europa mia, quando fia mai che l'una parte di te, c'ha il turco traditore, rifráncati lo Papa o Imperatore, mentre han le chiavi in man, per lor fortuna?

Oimei! PILASTRINO. Ed anco i miei voglion qualcosa loro. Tu non odi? Lasciala qui; ch'io ti caverò gli occhi, s'io ci metto le mani. ARTEMONA. Oimè! Ladrone! Prima mi caverai la vita e 'l fiato e gli occhi e 'l cuor che di man la catena, se non mi scanni; e, se 'l fai, ti predíco che, inanzi un mese, tu sarai appiccato. Lasciami, adunque. PILASTRINO. Dico ch'io la voglio.

LECCARDO. Io ho avuto tanta paura d'esser appiccato che la gola si è chiusa da se stessa senza capestro, e mi ha data la stretta piú de mille volte e senza morir mi ha fatto patir mille morti; e ancora che io abbi avuto grazia della vita, per ciò non sento allargar il cappio e sono appicato senza essere stato appiccato.