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Di questi, alcuni sdraiati bocconi lungo il marciapiede, si alzavano stiracchiandosi e sbadigliando; si davano una scrollatina e via; altri finivano d'ingollare la loro polenta o il pane con lo scarso companatico; un ragazzetto cantava a tutto spiano; due fanciulli si rincorrevano vociando.

E così vociando il cardinale scorreva come un pazzo tra i gruppi dei soldati, che non gli davano retta. Qual fonte di epigrammi per Marziale e di riflessioni per Seneca, che nell'antica Nomentum ebbero dimora, se in quel punto avessero potuto rizzare il capo attonito dagli avelli! La era una scena da piangere e rintontito io stava presso una porta a contemplarla.

Indi a poco, girato un gomito della strada, c'imbattiamo in un corpo di cinquanta soldati, su due file, l'arma al piede, al di qua di un ponte. Con impulso unanime ci avventiamo loro addosso a briglia sciolta vociando: Abbasso le armi, siete prigionieri.

Quando di notte per la via maestra I duo teco vociando e la romanza Prendea diletto di chiamar la ganza Alla finestra, ecc., ecc.

In uno di questi, aperto, una vecchia si cullava su le ginocchia un bimbo in fasce, cantandogli il ninna nanna con voce roca. Da un altro, insieme con un piagnucolare di fanciullo, veniva un odore tignoso di merluzzo fritto. In un terzo, chiuso, si rideva vociando. L'abbaino numero otto, era l'ultimo ed aveva l'uscio aperto sbarrato. Lucia e Adele si arrestarono un momento su la soglia.

Scomparso il Sultano, si confusero le due schiere dei grandi personaggi, e vennero verso di noi Sid-Mussa, i suoi figliuoli, i suoi ufficiali, il ministro della guerra, il ministro delle finanze, il gran sceriffo Bacali, il grande cerimoniere, i più grossi pezzi della corte, sorridendo, vociando, agitando le braccia in segno di festa. Poco dopo, avendo Sid-Mussa invitato l'Ambasciatore a riposarsi in un giardino del Sultano, si montò tutti a cavallo, si attraversò la piazza, s'infilò la stradicciuola misteriosa e s'entrò nell'augusto recinto del quartiere imperiale. Vicoli fiancheggiati da alti muri, piazzette, cortili, case in rovina, case in costruzione, porte ad arco, corridoi, giardinetti, piccole moschee, un labirinto da perderci il capo, e per tutto operai affaccendati, schiere di servi, sentinelle armate, e qualche viso di schiava dietro le inferriate delle finestre e agli spiragli delle porte: non si vide altro. Non un edifizio di bella apparenza, altra cosa, fuor delle guardie, che indicasse l'abitazione d'un Monarca. Entrammo in un giardino vasto ed incolto, tutto viali ombrosi incrociati ad angolo retto e chiuso da mura altissime come il giardino d'un convento, e di l

Anche era un brusìo, un ondulare di cappucci, un domandare, un rispondere, un allargare i commenti della mattina, un ricambiarsi l'istesse notizie, con un po' di frangia però, per il tempo che c'era passato sopra; mentre alcuni monelli si cacciavano tra' diversi gruppi, chiamandosi per nome, vociando e ridendo, come se si trattasse d'assistere a qualche spettacolo di fiera.

I prodigiosi assalti e l'ire pazze, E il delirio di vincere e le scosse Supreme, allor che gli elmi e le corazze Si spezzano e le spade sono rosse, Gli sguardi irati uscir dalle visiere E i lampi irradïar l'orrenda scena! Ma passa un fanciullin con un paniere Vociando una canzone a gola piena. Tutto riposa al raggio della luna, Ma il viale è nell'ombra a noi davanti.

Parli Valerga! Parli! E un chiasso d'inferno, un nabisso, un diavoleto. Si intende che vociando e ridendo si seguitava a trincare. Gi

Ma dica lei che è emigrato.... Non sono emigrato. Senta lei che è giornalista.... Non sono giornalista; lasciatemi stare, uscite subito tutti di qui, sono stanco dei vostri piati, andate a gridar in piazza e non mi seccate più in casa mia! Ciò dicendo li spingo l'un dopo l'altro verso l'uscio, ed escono vociando tutti insieme fin giù per le scale.