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Era giunta vicina a terra tre scalini, quando con orribile fracasso sprofondò giù il pavimento; le fiamme scomparvero, globi di fumo mescolati a miriadi di faville avvolsero la casa, la scala e le donne. Un urlo spaventoso echeggiò fino all'altra sponda del Tevere, chè reputarono coteste creature spente dal fuoco e dalla rovina.

Ciò detto, conte Ugo si sprofondò vie più nella gran seggiola di velluto e vi rimase taciturno, col mento sul petto e gli occhi a terra. Lo spirito gli si accostò, si curvò amorevolmente sulla spalliera e gli parlò in questa guisa:

E il mare ne è tutto arrossato!... Agito le mie ali per liberarle dalle mussole e dai veli di fuliggine di cui son cariche ancora.... Ormai è giorno! Affrettiamoci!... Il cielo! Il cielo puro! Io mi sprofondo nel cielo, come in un abisso d'azzurra passione!...

Lui, prima di andare a mangiare, gli sprofondò ripetutamente il coltello nel corpo fino a quando lo vide esalare l'ultimo respiro. Senza lasciarlo venir freddo, gli fece una larga ferita nel ventre, raccolse le viscere fumanti e se le attorcigliò a torno il braccio come un trofeo di vittoria. Le spie e i falsi testimoni sono i tipi più esecrati dalla popolazione degli ergastoli.

Distesa sotto la coperta, col volto mezzo nascosto, Tina aveva chiuso gli occhi. La febbre, cresciuta nello sforzo del viaggio, le faceva battere le tempia e girare il letto colla sensazione che tratto tratto si capovolgesse, e allora per tentare di dormire sprofondò tutta la faccia nel cuscino, cercando di rimanere immobile. L'ore passavano.

La povera donna radunava nel buio i fantasmi del suo passato, andava raccogliendo gli atomi in un caos vertiginoso per comporli a forme note tutto ciò senza coscienza; rivedeva Leonardo come la prima volta gli era apparso, indifferente e cortese, poi galante, poi assiduo, poi fidanzato, sposo, marito e di nuovo annoiato, freddo, indocile al giogo della famiglia, e finalmente cieco, pentito... e seguendo come trasognata i quadri di questa visione, parevale d'udire un martello assiduo; era il suo povero cuore in tumulto. Quanto tempo durò quella visione? Un baleno. All'improvviso sentì tremar forte il braccio di Leonardo e la mano di lui avvinghiarsi alla propria; strinse vie più gli occhi e le labbra, si sprofondò più addentro nel caos che le si apriva dinanzi.... ancora uno di quegli istanti che contano per anni nell'eternit

Ma tutti quei condannati parevano intenti al loro lavoro, e nessuno di essi rispose ai cenni che Curzio rivolse da quella parte. E poi, come e perchè uno di quei galeotti avrebbe potuto trasmettergli quell'avviso? da chi dunque sarebbe proceduto? da persona amica o nemica? Fosse vera o falsa la notizia? Queste furono le riflessioni nelle quali si sprofondò la mente di Curzio.

«Bianca? bisbigliò egli sommesso, levandosi e correndo a chiudere per bene l'uscio pel quale era venuto; più che volentieri.... ma.....» E qui tornato a sedere, appoggiò il dosso alla spalliera della seggiola, distese le gambe, sprofondò la sinistra nella saccoccia del panciotto, poi colla destra si tirò sul petto la coda come soleva in tutte le occasioni che gli davano da pensare.

Ritornammo nella camerata accigliati e taciturni. Chiesi sedette sulla branda piegata e si sprofondò in una Histoire de la Commune illustrata, don Davide si sommerse nel Breviarium romanum che teneva sempre sul tavolo, Federici aperse il Dodo un romanzo che riproduce la vita intima inglese e lascia sentire l'odore della classe che dipinge.

Morire?... Questa parola gli mise il bujo nella mente; ma una volta che la terribile idea gli stette dinanzi, non potè più scacciarla da . Dopo lunghe ore di febbre morale, di martirio, al cospetto di quel futuro che non gli bastava l'animo d'incontrare, non pensò più al nome di suo padre, alla madre o alla sorella, infelicissime. Accosciato sulla sponda del letto, serrate al petto le braccia, pallido, immobile, si sprofondò in quel solo pensiero: poi, levatosi lentamente, guardossi attorno come chi commette un delitto, fece due o tre giri nella stanza, e con un sorriso forzato, quasi frenetico, mormorò: Ho vissuto abbastanza per capire che cosa è la vita; nessuno sapr