United States or El Salvador ? Vote for the TOP Country of the Week !


Non altramente da cordoglio è vinto Indo bifolco, ove ripone il piede Ne l'ampie stalle de l'armento estinto, Ch'a l'aer fosco del leon fur prede: Vede sbranati i fieri tori, e tinto De le squarciate membra il terren vede: E sparsa vede al vento ogni sua speme, E tra' singulti inconsolabil geme. A tal sembianza in rimirar s'attrista Oronte, e grida: ah miserabil sorte!

Era suo studio travagliare in corso Per silvestre cammin cerva leggiera E cerviero atterrare, e piagare orso, Terror de' boschi, non fallace arciera; E de l'orride spoglie ornava il dorso, E quasi di trofeo ne giva altiera, men per l'ampie valli era possente A soggiogar notando ogni torrente.

Mentre ch'al suon de i dotti ornati versi, fate d'Arno suonar l'ampie contrade, cantando insieme a più ch'ad una etade con le virtù, ch'a voi amiche fersi, a me, caro Martel, sono tanto avversi i fati, ch'ogni ben dal cor mi cade; e per occulte, solitarie strade, vo' lagrimando il che gli occhi apersi.

Ivi fra viva luce, onde circonda, Orribile a veder, l'ampie foreste Con aura soavissima, gioconda, Scioglie in voce mortal, spirto celeste: L'armi, onde oggi Ottoman tua man confonda, Dal ciel ti reco; or tu feroce in queste Fulmina omai su le nemiche genti: E sta quale alpe al minacciar de' venti.

Una contessa, che ama le bertucce, un giorno scendendo per l'ampie scale, ebbe tanta gentilezza d'animo da dire, ridendo, che quegli uomini dentro la gabbia le erano sembrati degli scimmioni. E la cosa fu tanto orribile che un onorevole principe, il quale le stava a lato, disse a quella dama delle parole così severe che somigliavano a un rimprovero.

Che diranno qui coloro, agli studi de' quali non bastando della lor casa, cercano le solitudini delle selve? che coloro, a' quali è riposo continuo, e a' quali l'ampie facultá senza alcun lor pensiero ogni cosa opportuna ministrano? che coloro che, soluti da moglie e da figliuoli, liberi posson vacare a' lor piaceri?

de' tuoi cenci, o misera, Schifi il tesoro immondo, Che il freddo aspro sparpaglia Per l'ampie vie del mondo: più muoia di lagrime Sommersa la parola, Che lieta nasce a Portici Canzone o barcarola.

Ma non tosto il giorno fu dal lume solar causato e nanti mi rifulse, che una fonte, qua bagnar un fiume vidi le ripe sue da l'onde impulse: parte stagnarsi e mitigar lor schiume, parte volgersi al mar e l'acque insulse far salse, ove l'orribil Oceáno distende l'ampie braccia di luntano. In mille parti ruppesi la terra, donde montagne alpestri al ciel ne usciro.

A baciar l'ampie fronti dei saggi... Ma, in fondo ai bigî tempi, un fulgore Brillava... ed erano gli accesi raggi Di Atene in fiore. Taide, il mondo è un'accolita Di sciocchi e di bricconi; A poche menti garbano Le libere canzoni; Gli sciocchi non camminano Che coi piedi degli altri, E l'armi degli scaltri Son frasi e ipocrisia.

Ora il volo fermâr all'ospitale albergo vostro, audaci e guerrieri, l'uccelli, e i cani van per l'ampie sale. E poi ch'al vespro usciti a' bei giardini, salutano li alati all'apparire della Signora e umilemente fieri, ecco i cani v'onoran colli inchini. Voi porgete la man bianca a lambire, mentre il riso ringrazia alli sparvieri.