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Cardello avea creduto che la cosa fosse difficile e che egli non sarebbe mai riuscito. Sbarrava tanto di occhi in viso a don Carmelo, si grattava il capo; e siccome due o tre volte, nei giorni scorsi, colui gli avea lasciato correre qualche scapaccioncino, se eseguiva male i suoi ordini, ora Cardello si aspettava uno scapaccione da un momento all'altro.

Vuol dire, vuol dire, rispose Agapito che si grattava la punta del naso come per farne uscire le parole: vuol dire che avendo un momento di libert

Rimase a lungo immobile, coll'occhio fisso ad un punto del soffitto: con una mano aveva afferrata tutta la barba, e si grattava il mento coll'indice... Poi gli sembrò... ebbe un lampo. Allora si scosse, si alzò come per seguire l'idea che gli era balenata... Gli spezzati d'argento.... Gli incettatori... Gli avoltoi della Borsa... e delle borse! Benissimo!

È proprio così: disse lo speziale che si grattava la punta del naso studiando un motto arguto: la marchesa di Campidoro è per essi un vero campo da cui vogliono raccoltar oro... Oh oh: che cosa ne dice signor Vanardi? La giovane cameriera continuava: C'è il presidente della Congregazione di santa Filomena, il signor Marone... Il nostro garbato padron di casa, disse Agapito ammiccando ad Antonio.

Tornando a casa, don Carmelo trovò la moglie in lagrime con la bambina su le ginocchia, e Cardello che, in piedi davanti a lei, si grattava il capo e cominciava a singhiozzare anche lui. Che cosa è stato? Ah! La bambina! Non può inghiottire! È passato il dottore; l'ho fatto entrare, soggiunse Cardello. Ebbene? fece don Carmelo. Il dottore torner

Non so come, la conversazione cadde sul Congresso letterario. Vittor Hugo, interrogato, espose qualcuna delle idee che avrebbe svolte nel suo discorso inaugurale. Ebbene, riconobbi ch'era vero, con mia sorpresa, quello che m'era stato detto del suo modo di parlare in privato. Io m'aspettavo di sentire le antitesi, i grandi traslati, la forma concettosa e paradossale, e l'intonazione imperativa che è nei suoi scritti, specialmente degli ultimi anni. Nulla di tutto questo, È difficile immaginare un linguaggio più semplice, un tuono più modesto, un modo di porgere più naturale di quello ch'egli usava in quella conversazione. Per non aver l'aria di parlare in cattedra, discorreva guardando in viso uno solo, e a bassa voce. Ecco quello che io direi diceva quello che credo di poter dire; ditemi voi se vi pare che sia a proposito. Non gestiva affatto; teneva tutt'e due le mani sulle ginocchia. Solo di tratto in tratto si grattava la fronte con un dito: movimento che gli è abituale. E dicono che anche discutendo di letteratura, in crocchio ristrettissimo, e toccando le quistioni più ardenti, parla colla medesima semplicit

Ah! Pensando al domani, il dottore si grattava la nuca e si prometteva di vegliare una parte della notte per ripassare il suo manuale d'oculista, al quesito: cateratte, come gi

Vedendolo agitar le labbra, si sarebbe potuto dire che andasse masticando i salmi dell'uffizio; ma invece biascicava il suo cruccio pensando all'indiscrezione di sua signoria che lo faceva tardare a dir la messa quotidiana fino a un'ora dopo mezzodì; e si torceva le nocchiute dita, e grattava la fodera del cappello, sentendosi lo stomaco ne' talloni.

"Ei non rispose, côlto da un accesso di tosse; "Il fetor della carcere gli grattava la gola. "Fui condotto all'aperto. Un frate colla stola "Negra mi passò accanto. Lo seguivan dei ceffi "Da ribaldi, che feano orribili sberleffi "A un meschin che legato ne veniva con loro. "Alla forca!... Alla forca!" gli gridavano in coro.

Qualunque cosa la aveva visto, era restata impressa nel suo spirito. Qualunque cosa aveva udito, si era confitta nella di lei memoria. Non sapeva leggere, ma stampellava sulla via del pensiero. Poi, con un pezzo di carbone, sgorbiava le più strambe caricature e per fino i ritratti dei suoi camerati. Grattava un violino. Batteva naccare e tamburino con leggiadria.