United States or Panama ? Vote for the TOP Country of the Week !


Sempre le stesse soggezioni da cui non osava svincolarsi; sempre la stessa timidezza, le stesse diffidenze; la stessa conversazione, a frizzi, scherzosa, paradossale, di cui avevano presa l'abitudine, e che toglieva ogni valore anche alle espressioni più amorose ed ardite. Fausto ebbe ancora una speranza, una sera che la Contessa lo invitò a prendere il .

S'intende che quel senso ingrato, che gli avean fatto le parole della diva, il giovine Ariberti se lo tenne per , provandosi invece a sciorinare tutti gli argomenti che si potevano addurre contro la sua tesi troppo ricisa e paradossale. Ma ella, col diritto che hanno le donne di rifiutarsi a tutte le sottigliezze della logica, gli diede sulla voce, ammettendo di poter riuscire simpatica a qualcheduno, e di esser buona per medesima. E questo doveva essere; almeno, lo dimostrava ampiamente quella sua schietta semplicit

Il conte di Cavour era l'oratore più logico del Parlamento. Il suo posto è ora a prendere, Buoncompagni è il più linfatico. Ferrari il più largo ed il più paradossale. Ondes-Reggio lo più dottrinario. Brofferio lo più drammatico. Massari il più cortese, il più verboso, e sovente il più vuoto. Mamiani il più amplificatore. Chiaves il meno avvocato fra gli avvocati. De-Blasiis il più ristucchevole. Mancini lo più monotono per dispiacenza di voce. Pisanelli e Conforti li più teatrali. Il Minghetti il più elegante nella forma italiana. Lo più scorretto, ma il più aggressivo e il più pieno di fatti, il mio vicino Mellana. Lo più bisbetico è Boggio, cui annoiano molto i lettori ed i scrittori di giornali. Boggio parla, e chi scrive di qua, chi legge di l

Soltanto tratto tratto si mandavano una parola al volo, si guardavano da lontano, ed erano sempre quelle occhiate profonde, intime, amorose che suscitavano una tempesta nel cuore di tutti e due. Mentre mangiavano seduti in un prato, Fausto udì la Contessa discorrere col giovine milanese di una sua idea paradossale di andare in Terra Santa colla societ

Tutto ciò, quando non lo si voglia dire... assolutamente falso, bisogna qualificarlo esagerato in modo superlativo. Ed è evidente che l'esagerazione paradossale, aveva l'ufficio di mascherare la reazione.

Vi ho toccato, a due riprese, di Mellana, cui non posso collocare in alcun sito, in niuna classe. Egli è stato sempre al Parlamento, dal 1848 in poi e sempre all'estrema sinistra. Bersagliere formidabile, logico, serrato come un assioma, tattico, giudizioso ed abile. Mellana ha preso parte a tutte le lotte politiche del Piemonte. Egli parla non so qual lingua; ha delle maniere burbere e brusche, l'organo della voce poco simpatico; ma non appena ha dimandato di parlare, tutti si tacciono ed i ministri ascoltano. Chi usciva, rientra; chi leggeva o scriveva, cessa. Il Ministero sa d'innanzi che l'attacco è serio e senza riguardi. Se la sinistra dovesse riconoscere un capo, lo più abile, senza contesto, sarebbe Mellana. Ma egli è stanco della sua parte. La nomina di Ratazzi sembra galvanizzarlo. E forse vedremo il caso nuovo, strano, paradossale Mellana ministeriale! La sar

Un linguaggio cosí umile è paradossale sulla bocca dell'insigne professor Antonio Bernardi. Una vera indiscrezione è stata la visita che ella mi ha consentita. Ciò che giustifica l'indiscrezione è la speciale fama di cui Ella gode e di cui è circondato questo monastico rifugio della psicopatia femminile. Una attrattiva irresistibile! Last not least, come sottilmente dicono gl'inglesi.

Qui la gente dimora tutta nel fondo della valle. Si vedono bensì su per le coste della montagna e fino rasente le ghiacciaie, dei casolari pastorizi (chiamati Meire, Grangie o Alpi); ma a questi salgono per lo più i mandriani della pianura e non vi soggiornano che i tre mesi della state. L’inverno, quelli del paese o s’industriano trafficando intorno per il mondo o si tappano nelle stalle e vi impigriscono in minuterie tranquille, e pulite che sembrano trastulli. Per essi il lavoro invernale, meglio che di sostentare la vita, è un mezzo di ammazzare la giornata e più la sera. Si baloccano in piccoli ordigni per aprir l’uscio o la botola del fieno senza muover di posto, per abbassare dall’assito, ond’è rivestita la parete, un piano che faccia da tavolino e rialzarlo senza che ne appaia la mostra, si lambiccano il cervello a perfezionare le morsette di legno destinate ad assicurare contro il vento i panni sciorinati al sole, o a trovare un nuovo congegno per l’aspo o una nuova zangola per sbattervi il burro. I più utilitarii fanno mestole o cucchiai di legno, o riparano le minute avarìe della casa. Da ciò deriva alla casa un’aria agiata e patriarcale, che non inganna. L’alta montagna elesse i suoi abitanti. È avvenuta la naturale selezione darwiniana: chi non ebbe forza e sostanze da camparvi con agiatezza, o dovette soccombere o ne sloggiò. La miseria della quale vedremo tanti impensati esempi nel basso, non è compatibile colle asprezze del clima e cogli scarsi prodotti del suolo alpino. La frase pare paradossale, ma non è. La terra frutta così poco, che solamente i ricchi ne posseggono, e non essendovi traffichi industrie, chi non ha rendite o possedimenti, non trova la via di campare. Nei villaggi della regione alpina non vi hanno mendicanti o ve li attira nella buona stagione la ressa dei forestieri; non vi si incontrano quei visi sparuti di morente, quegli occhi febbrili pieni di timidit

Non so come, la conversazione cadde sul Congresso letterario. Vittor Hugo, interrogato, espose qualcuna delle idee che avrebbe svolte nel suo discorso inaugurale. Ebbene, riconobbi ch'era vero, con mia sorpresa, quello che m'era stato detto del suo modo di parlare in privato. Io m'aspettavo di sentire le antitesi, i grandi traslati, la forma concettosa e paradossale, e l'intonazione imperativa che è nei suoi scritti, specialmente degli ultimi anni. Nulla di tutto questo, È difficile immaginare un linguaggio più semplice, un tuono più modesto, un modo di porgere più naturale di quello ch'egli usava in quella conversazione. Per non aver l'aria di parlare in cattedra, discorreva guardando in viso uno solo, e a bassa voce. Ecco quello che io direi diceva quello che credo di poter dire; ditemi voi se vi pare che sia a proposito. Non gestiva affatto; teneva tutt'e due le mani sulle ginocchia. Solo di tratto in tratto si grattava la fronte con un dito: movimento che gli è abituale. E dicono che anche discutendo di letteratura, in crocchio ristrettissimo, e toccando le quistioni più ardenti, parla colla medesima semplicit

Riteneva subito, e per lungo tempo, tutto ciò che gli capitava di leggere nei giornali e nelle riviste. Parlava bene, parlava molto, e aveva uno spirito pronto, paradossale. Conosceva poi la gente più in voga di tutto il mondo, da Sarah Bernhardt al padre Curci, e la conosceva davvero, perchè di esagerazioni era schivo, massime quando parlava di .