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« Perchè non le giova a nulla, mi disse riprendendo la sua calma abituale. È una melodia bella a sentirsi, ma che non fa fare nessuna ginnastica alla voce, e la sua ha bisogno di esercitarsi nelle difficolt

La duchessa accolse il Vharè colla cortesia un po' fredda che le era abituale; Giorgio, invece, gli dimostrò una sostenutezza molto significante; ma, tuttavia, il Vharè non si perdette d'animo; cominciò a discorrere di Gounod, di Borghignano, della crisi ministeriale, rivolgendosi ora a Prospero Anatolio, ora alla duchessa, senza mai parlare direttamente con Giorgio, per non essere costretto a notare la sua freddezza.

Egli disse che avevan parlato d'arte, di stampe, aspettando lei; e Gioconda ebbe l'impressione che Folco non diceva il vero o non diceva tutto. Perchè? Osservato attentamente Folco, le sembrò pensieroso: che di tanto in tanto si scuotesse come per non essere sorpreso, ed esagerasse allora la sua abituale spigliatezza. Perchè? Le due domande urgevano.

L'appartamento di via Glück, così gaio e festoso per lo passato, così ben frequentato da uomini di grido e da donne incantevoli, era stato abbandonato da tutti; Bruno aveva fatto vendere i cavalli da sella e la pariglia. Studiava. Non appena il padre lo lasciava libero, correva in biblioteca; spesso leggeva, accanto al padre o seduto ai piedi di lui, nella sua posa abituale.

I cavalli trottavano ora in piano, in direzione opposta a Nufenen. Erano le sei del pomeriggio e il sole si ritraeva man mano, lumeggiando le case più alte, il cimitero e la chiesetta di Splügen, senza malinconia, quasi con un senso largo di quiete abituale.

Damiano frattanto infilava la discesa, per ritornarsene a bordo della Nina. Cosma era laggiù, seduto sul cassero di prora, accanto all’interpetre Cusqueia. Un’occhiata corse tra i due, e dopo l’occhiata un cenno di saluto, breve breve, secondo l’uso di quegli ultimi giorni. Ma se in Cosma un certo riserbo era abituale, non doveva parere egualmente naturale l’arcigna taciturnit

Il fratello fu pronto a dargli una tirata ai lembi del vestito, dicendogli all'orecchio: T'inganni... questa è sua figlia. Il ministro si accorse subito dell'errore, e seppe dissimularlo colla prontezza abituale degli alti magistrati quando s'avvedono d'aver detto una corbelleria. La prese per le mani, la contemplò con emozione dicendo: Tal quale sua madre... alla sua et

E ciò non per altro che per un difetto di pronuncia; difetto che non gli era abituale, ma che gli si faceva pur troppo sensibilissimo quando si trovava vicino a una donna che gli piaceva.

Ma la loro dimora abituale era Firenze, e tutti i giorni s'incontravano sul Lungarno e alle Cascine, e spesso quando il sole era tramontato e l'ombra scendeva, la loro carrozza s'internava nel folto delle piante, e allora la testa di lei si appoggiava sulla spalla dell'amante.

Ma appena s'alzi dal piano il vento ad assalire i fianchi del monte, ecco che l'aria di montagna si carica di polviscoli non meno di quella dei centri abitati. Questo stato di cose è pressochè abituale in alcune zone, dove il vento regna continuamente.