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Ma per allora, quelle cento repubblichette erano altrettanti centri di attivit

Il latifondo che per mancanza di caseggiati tiene lontani i contadini dalla terra e mantiene questa deserta e priva del tutto di alberi, costringe i primi a vivere in grandi centri producendo queste altre non meno esiziali risultanze: 1. il contadino perde molto tempo nel recarsi ogni giorno dalle citt

I tumulti scoppiano nei grossi centri rurali anzichè nelle citt

Poco era il tempo che le due amiche vivevano insieme, perchè le condizioni ristrette e l'ufficio d'insegnante non permettevano alla D'Avanzo che un breve soggiorno sul lago tra il settembre e l'ottobre; ma la buona relazione continuava nelle copiose lettere che Flora mandava a Torino tutto l'anno, specialmente nelle lunghe e vuote giornate d'inverno, in cui pare che ogni vita morale si ritiri dalla campagna per rifugiarsi nei grandi centri.

Parlare poi di cultura femminile nel significato moderno della parola, non si può, senza creare equivoci. Quella che vi era (e certo rappresentava qualche cosa, allora) si raccoglie dal programma di studî del Carolino per le nobili donzelle, dalla Regola dei Collegi di Maria per le civili. Ordinariamente, poco leggevan le donne, e questo poco era la minima parte di quel che si leggesse in Continente: in Venezia, p. e., in Firenze, in Napoli, centri di pubblicazioni romanzesche; l

Il paese d'Europa il più pittoresco, e allo stesso tempo non troppo lontano dai grandi centri della vita attuale, è certamente la Spagna. L'influenza moderna che tutto uniforma e toglie ai costumi dei popoli il loro carattere speciale, non vi ha penetrato ancora che in parte, e, abitandovi, vi potete credere ad una distanza molto maggiore di quello che siete realmente dalle citt

Dopo mezz'ora la scacchiera aveva di nuovo mutato faccia; la fuga dell'alfiere e lo sconvolgimento dei due re, della torre e delle pedine avevano trascinato cosifattamente i pezzi fuori dai loro centri, che il re bianco era andato a finire nel campo nero, sull'estremo quadrato a sinistra; il re nero gli stava a due passi sulla casa stessa del proprio alfiere.

Occorrevano larghe conoscenze e aderenze forti; le une e le altre, anche se conseguibili, frustrate dall’isolamento del paese, dalla lontananza dai grandi centri intellettuali, dalla poca inclinazione del gran pubblico alla cultura, dagli ostacoli che ad ogni passo sorgevano, mano mano che uomini e cose avvicinavansi alle barriere degli staterelli ond’era divisa l’Italia, e, nel finire dei secolo, dalle vertiginose vicende politiche.

Ma appena s'alzi dal piano il vento ad assalire i fianchi del monte, ecco che l'aria di montagna si carica di polviscoli non meno di quella dei centri abitati. Questo stato di cose è pressochè abituale in alcune zone, dove il vento regna continuamente.

Io serenamente rido e me ne infischio: sono asceso oltre il passato, e chiamo ad alta voce i giovani musicisti intorno alla bandiera del Futurismo che, lanciato dal poeta Marinetti nel Figaro di Parigi, ha conquistato, in breve volgere di tempo i massimi centri intellettuali del mondo. =La Musica futurista.= Manifesto tecnico. 29 Marzo 1911.