United States or Iceland ? Vote for the TOP Country of the Week !


Una tavoletta di cioccolatte in galera, nella nostra condizione, val un tesoro. Pochi se ne disfarebbero con tanta sollecitudine. Bisogna avere del cuore per compiere sagrifici come questi.

Dal Camposanto al caffè, è un bel salto; ma viaggiando se ne fanno anche di più lunghi. I caffè di Barcellona, come quasi tutti i caffè della Spagna, sono un solo vastissimo salone ornato di grandi specchi, con tanti tavolini quanti ce ne posson capire; dei quali è raro che rimanga libero un solo, neanco per una mezz'ora, in tutta la giornata. La sera son tutti pieni, affollati, da dover molte volte aspettare un bel pezzo per avere un posticino accanto alla porta; intorno a ogni tavolino, v'è un crocchio di cinque o sei caballeros, colla capa sulle spalle (un mantello di panno oscuro, munito d'un'ampia pellegrina, che si porta in vece del nostro pastrano); e in ogni crocchio si giuoca al domino. È il giuoco più in voga presso gli Spagnuoli. Nei caffè, dall'imbrunire sino a mezzanotte, si sente un rumore fitto, continuo, assordante, come il rumor della grandine, di migliaia di tessere volte e rivolte da centinaia di mani, che quasi bisogna alzare la voce per farsi sentire da chi vi è accanto. La bevanda più usuale è il cioccolatte, squisitissimo in Spagna, portato per lo più in piccole chicchere, denso come conserva di ginepro e caldo da scorticare la gola. Una di queste tazzine, con una goccia di latte, e una pasta particolare, che si chiama bollo (boglio), morbidissima, è una colezione da Lucullo. Fra un bollo e l'altro, feci i miei studii sul carattere catalano, discorrendo con tutti i Don Fulanos (nome sacramentato in Ispagna come il Tizio fra noi) che ebbero la bont

Son stato chiamato dal capo, il quale era incaricato dal direttore di farmi sapere che il cioccolatte non è nel regolamento. Al Federici venne dato perchè era giunto come pacco postale e a sua insaputa. Se giungesse anche a me, a mia insaputa, si potrebbe fare lo stesso. «Ci sono state annunciate delle cassette, di biscotti. Sarebbero stati provvidenziali. Li abbiamo aspettati per due giorni.

Amava lo studio, amava la pace del meditare; e avendo di buon'ora raccolte le forze della mente e del cuore nella contemplazione delle sacre dottrine, seppe fare di questo studio l'unica contentezza della sua vita, il suo fine. Alla mattina, dopo le funzioni della chiesa vicina, alla quale soleva accompagnare il Padre, per servirgli la messa e attenderlo poi nella sacrestia, se ne tornava a casa con lui; e intanto che il superiore, nel damascato seggiolone a fianco del camminetto, sorbiva lentamente il cioccolatte, egli, seduto dall'altro canto, gli faceva ad alta voce lettura dell'ultimo quaderno della Voce della Verit

I camerarii, per non iscomparire così alla spiattellata, gli ammiccavano a sostare; ma quegli ingenuo disse: Io non vi capisco; dianzi mi avete chiamato come se fosse il finimondo, onde portassi il cioccolatte a Sua Santit

La direzione ci ha fatto comunicare che potevamo rimandarli a chi ce li aveva spediti o regalarli all'ospedale di Finalborgo. Non potendo mangiarli noi, abbiamo votato per gli ammalati. «Federici, ci tiene in piedi col suo cioccolatte. Non appena ci si porta la pagnotta, egli va da tutti con una tavoletta e li costringe ad accettarla.

Adesso, mangiati tutti i biscotti, conobbe essergli rimasta alcun poco di cioccolata nella chicchera; onde apostrofando la cioccolata, esclamò: «cioccolatte! cioccolatte! credi forse che mi manchi biscotto per inzupparti interoCarmina, fede mia, va, e portami un altro biscotto per terminare questo insolente cioccolatte.

Poi ho cominciato a scartocciarlo con l'intenzione di non rosicchiarne che un angolo e non ho smesso che a tavoletta finita. Ingordo! «Ho passato una buona notte e alla mattina mi sono messo a leggere di gusto. Credendo che fosse permesso a tutti di mangiare del cioccolatte, ho scritto subito a casa di mandarmene due chilogrammi.

Dalla visita al Quirinale in poi, ogni mattina alle otto, il cioccolatte e le lettere di Nancy le venivano portate da Adele stessa, che considerava un ufficio d'onore il poter servire la piccola Saffo d'Italia. Entrava piano, in pantofole e vestaglia, colla lunga treccia nera pendente, e poneva il vassoio accanto al letto di Nancy; poi apriva le imposte e veniva a sedere presso la cuginetta.

Mandami la tua benedizione per la posta con lettera franca, e a mezzo del cavallante qualche libbra di cioccolatte per addolcire i professoriGiudaino entrò nel collegio, e in breve divenne il Beniamino dei padri. Fece il corso di filosofia, applicandosi in specialit