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Oppure disse la signorina Mary che si divertiva a quei discorsi il seguente: «Un gentleman dimorante a Brooklyn ha vinto ieri una forte scommessa mangiando tre solini di carta al giorno per cento e sette giorni consecutivi. L'unica bevanda accordatagli dai termini della scommessa per inaffiare il suo pasto piuttosto asciutto era amido diluito in poca acqua

In questo carcere maledetto, non ebbi coraggio di mangiare, ma ebbi l'imprudenza di comandare un caffè. Ritirandolo dal buco dell'uscio me ne caddero tre nella chicchera e due nel piattino. Buttai via la bevanda dal disgusto.

Il fumo delle candele doveva bene un giorno o l'altro portare i suoi effetti deleterii. Ieri, poi, per compir l'opera, la nostra signora è stata fino al tocco senza prender niente; bevanda cibo. Quante volte non sono stata così! rispose Gisella, sorridendo. Ma ieri non potevate.

Ma forse nessuna bevanda confortativa poteva giovarle più, dopo quella commozione violenta. Son cose che avvengono; soggiunse, come parlando a stesso. Le vene che s'innestano al cuore son troppo deboli, qualche volta, e uno spavento improvviso può romperle. Ah, povera macchina umana!

Anche qui la regola dei Certosini prescrive che sia dato cibo e bevanda al viandante che lo richiede, ed in caso di bisogno essi devono dare anche alloggio per la notte. Non chiesi una cosa, l'altra, ma domandai il permesso di visitare la fattoria.

Bevanda fatta d'acquavite o rhum allungata con acqua. Orazio dopo aver percorso la spiaggia un gran pezzo ad onta dell'infuriante tempesta col timore e la speranza di poter essere utile a qualch'altro disgraziato, tornò alla torre e procurò anch'egli d'asciugarsi i panni e rifocillarsi.

Dal Camposanto al caffè, è un bel salto; ma viaggiando se ne fanno anche di più lunghi. I caffè di Barcellona, come quasi tutti i caffè della Spagna, sono un solo vastissimo salone ornato di grandi specchi, con tanti tavolini quanti ce ne posson capire; dei quali è raro che rimanga libero un solo, neanco per una mezz'ora, in tutta la giornata. La sera son tutti pieni, affollati, da dover molte volte aspettare un bel pezzo per avere un posticino accanto alla porta; intorno a ogni tavolino, v'è un crocchio di cinque o sei caballeros, colla capa sulle spalle (un mantello di panno oscuro, munito d'un'ampia pellegrina, che si porta in vece del nostro pastrano); e in ogni crocchio si giuoca al domino. È il giuoco più in voga presso gli Spagnuoli. Nei caffè, dall'imbrunire sino a mezzanotte, si sente un rumore fitto, continuo, assordante, come il rumor della grandine, di migliaia di tessere volte e rivolte da centinaia di mani, che quasi bisogna alzare la voce per farsi sentire da chi vi è accanto. La bevanda più usuale è il cioccolatte, squisitissimo in Spagna, portato per lo più in piccole chicchere, denso come conserva di ginepro e caldo da scorticare la gola. Una di queste tazzine, con una goccia di latte, e una pasta particolare, che si chiama bollo (boglio), morbidissima, è una colezione da Lucullo. Fra un bollo e l'altro, feci i miei studii sul carattere catalano, discorrendo con tutti i Don Fulanos (nome sacramentato in Ispagna come il Tizio fra noi) che ebbero la bont

No ti metterò di fronte un leone al quale avrò dato prima una bevanda che lo priver

Il più delicato è quello che si ha dalle foglie di ghessò: come usano questa bevanda nel momento della sua maggiore fermentazione, assai facilmente se ne ubbriacano. Qualche arabo ha introdotto in paese l'uso di distillare il grano di daguss

Sergio poggiò la tazza sul mobile vicino al suo letto, e, leggendo sempre la scritta della moglie, o sorbendo a centellini la bevanda profumata, le disse: Andremo a continuare. Dammi i fogli allora rispose Regina. Prendi un altro quinterno replicò Sergio senza levar gli occhi dal manoscritto. Non v'è che della carta a lettere.