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Tu te ne porti di costui l'etterno per una lagrimetta che 'l mi toglie; ma io faro` de l'altro altro governo!". Ben sai come ne l'aere si raccoglie quell'umido vapor che in acqua riede, tosto che sale dove 'l freddo il coglie. Giunse quel mal voler che pur mal chiede con lo 'ntelletto, e mosse il fummo e 'l vento per la virtu` che sua natura diede.

Dello stupido? oh, diavolo; perdona tanto; grida correndogli incontro e porgendogli la mano; te ne chiedo mille e mille scuse; l'ho detto senza badarci; e poi.... credevo che tu lo sapessi. È lui, che incontrando una signora di sua conoscenza, vestita a lutto per la morte del marito, le chiede, con accento di viva compassione: Vedova? ! il povero Tommaso è morto.

Vivo lo vuole, e non in altra guisa: e questo far facilmente crede, che 'l fulmine terrestre, con che uccisa ha tanta e tanta gente, ora non chiede; che quivi non gli par che si convegna, dove pigliar, non far morir, disegna.

CINTIA.... In questo foco arsi e morii gran tempo desiando sempre occasione di medicare i miei mali; ed ecco Amor la mi presenta. Conversando Erasto in casa mia, s'accese assai fieramente d'Amasia, questa mia vicina; communica meco il suo amore e mi chiede consiglio e aiuto.

La lunga stola dalle pieghe belle Tragicamente cade sul suo piede; Ella prega ed impreca irosa imbelle Comanda, chiede, Schiava, regina dal gemmato crine Innamorata, ascetica, pagana... Poi sovra il raso sa sgualcir le trine Occhïeggiando vana. E a dieci lustri d'intervallo il dramma Rifulge ancor nella novella attrice, Arde in quell'esil corpo una gran fiamma Divoratrice.

Per ora il popolo non chiede che le fanciulle fuggitive. Un re c’è sempre tempo di eleggerlo o di fabbricarlo. Ma la bellezza di undici fanciulle non si fabbrica e non si elegge. Fleno Ti preme molto il trovarle? Arunto Non lo vedi? Fleno Sono undici, hai detto? Sono belle? Sono disilluse della vita? Ebbene, tu non sei lontano da loro. Arunto Che!? Fleno

La signorina Wilson è venuta al mio fianco, a caso, e per non rimanerci a lungo. Di che cosa le parlava con tanto ardore la signora Quarneri? mi chiede. Di poeti, in genere; rispondo. Ma più del Leopardi. Ne va matta. ? -esclama lei, torcendo le labbra. Oh cara!

Subito Enrica si mosse e andarono tutti dal lato opposto della sala. Marco Alboni si contentò di seguirli con lo sguardo. Caro marchese, disse la principessa al marchese di Trapani, -io debbo parlare in nome del nostro amico Venosa.... e la vostra risposta mi sta molto a cuore.... Il Venosa, riprese dopo breve esitanza, ama vostra figlia.... e vi chiede la sua mano!

Il professore, serio, colle dita sprofondate nel suo barbone, guardava fissamente la madre come per leggerle sul viso ciò ch'ella pensava. Poi ad un tratto: Potendolo fare! disse a mezza voce. Potendolo.... sicuro! Potendolo, professor mio! Ma è tanto facile. Che cosa chiede quella poveretta? Ve lo dissi prima. S'accontenterebbe persino di un posto di cameriera.... E tu, mamma, che dici?

Botoli trova poi, venendo giuso, ringhiosi piu` che non chiede lor possa, e da lor disdegnosa torce il muso. Vassi caggendo; e quant'ella piu` 'ngrossa, tanto piu` trova di can farsi lupi la maladetta e sventurata fossa. Discesa poi per piu` pelaghi cupi, trova le volpi si` piene di froda, che non temono ingegno che le occupi.