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Cresti lesse due volte questa lettera: rilesse tre volte l'altra: le mescolò per leggerle insieme, commentò l'una coll'altra, traendo da tutte due la convinzione che Flora era sincera, che il passato non era tutto morto in lei, ma che non aveva più ragione di vivere, che bisognava veramente aver compassione di lei, volerle bene, aiutarla, aspettare che il frutto maturasse da . Ezio, in qualunque modo la brutta storia andasse a finire, poteva risorgere per Flora, questa nel suo orgoglio poteva rassegnarsi a raccogliere le briciole di una scandalosa cronaca. Se il giovinotto usciva dell'avventura colla testa accomodata, più di prima l'avrebbe legato a quella donna un sentimento di solidariet

Nella strada illuminata da un bel sole la folla passava senza badare a quelle due donne, che camminavano frettolose. Tina invece guardava nel viso alle ragazze, quasi desiderando che qualcuna potesse leggerle negli occhi e rispondere con uno di quei sorrisi, che non mancano nemmeno ai poveri nelle loro lunghe ed inutili questue. Ma l'indifferenza della gente le faceva male.

Orbene, Michele mi ha detto, e la signorina mi ha ripetuto, che quei tutori dell'ordine pubblico, entrati deliberatamente nella camera di Lorenzo, andarono difilati al canterano, e, dopo aver posto sossopra tutto quanto era nelle cassette, sparpagliate le carte senza leggerle, buttate a rinfusa sul pavimento le camicie, i fazzoletti, e quanto poteva riuscire d'impedimento alle loro ricerche, adunghiarono la cassettina d'ebano, e senza pure fermarsi ad aprirla, se ne andarono via.

Ed omai, ripensando a quei due amori che s'erano disputato a lungo il mio cuore, ripetevo con amarezza un verso altre volte citatomi da Massimo: Il ben ch'è mio davvero, è il ben che sparve! «Presi le lettere di Max, belle, poetiche, eleganti, appassionate, strane, e mi posi a leggerle pensando: «Se potessi amarlo ancora!

Bisogna credere che quello stordito dottore di Nubo, il quale ne aveva sempre le tasche zeppe e li seminava da pertutto, avesse lasciato cader quel numero del Corsaire nella camera dell'ammalata cavando una lettera del principe cui aveva ricevuta da Nizza e che voleva leggerle. Ed in vero, la cosa ne valeva la pena.

Quell'anno l'almanacco del Barbanera era arrivato appunto dopo una di queste liti, in giorni di broncio, e don Rocco, che soleva comunicare al fratello le predizioni, aveva spinto la dimostrazione del suo malumore fino a nascondere sotto chiave l'almanacco, perchè don Lucio non potesse leggerle neppure nell'assenza di lui.

Dolcezze di carceri umanitario. Se taluno s'infastidisse leggerle, lo prego a pensare ch'io le soffersi, e di parecchie tacqui per non parere esagerato. Anco questo è anacronismo, però che Giordano Bruno fosse condannato al fuoco nel 17 febbraio 1600. Dicono che tanta infamia si commettesse in odio agli Spagnuoli, ed è scusa trista quanto la colpa.

Dopo la Storia sacra, preso da una singolare ambizione Zacchiele cominciò a leggerle le imprese dei Reali di Francia da Costantino imperatore sino ad Orlando conte d’Anglante.

Quindi molti abbreviatori, ed anche scrittori distesi di nostre storie, fuggon su tali complicazioni ingrate. A noi pare accennarle, perché sono il carattere principale dell'etá; e perché la noia stessa dello scriverle e del leggerle ci fará meglio entrare nella miseria di coloro che le soffrirono.

Mi parve di vedere la povera donna nel momento di leggerle, e mi sentii correre un brivido per tutta la persona. Strappai il foglio. Ormai! Fu l'unica parola che mi sfuggì di bocca. E significava che la vita e la morte avevano lo stesso valore per me. Non dovevo riputarmi come morto da un pezzo?