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Aggiornato: 19 giugno 2025


Chi siete voi? aveva esclamato il signor Basilio ubriaco nel sentirsi prendere per un braccio mentre scivolando su di umido terreno aveva corso rischio di cadere. Chi siete voi? che volete? andate in pace, non ho che darvi. Ma il braccio che sostenevalo parea robusto per guisa che l'uomo gridò: Non stringete tanto. Eccovi un luigi d'oro.

Va', messere, nella mia grotta e reca teco i tuoi compagni. Per avere il mio perdono ordinatela a modo. Certamente che lo farò, voglio esser d'ora innanzi sottomesso ed avere il tuo perdono. Ah tre volte imbecille fui, prendendo per Dio questo ubriaco ed adorando quest'altro pazzo ignobile! Va' via! Via di qui! E rimettete quelli oggetti dove gli avete trovati. O meglio rubati.

Ma Cristina, invece, avea soffiato nel fuoco: era stata la causa ch'egli dovesse abbandonare il buon servizio. Essa avea più volte spinto Domenico ubriaco nelle stanze di Enrica, col pretesto ch'egli portasse i fiori degli splendidi giardini, a lui affidati: e quindi Enrica stessa avea sollecitato il duca perchè lo allontanasse.

In pochi secondi lo schiamazzo si fece sempre più forte, poi, proferendo parole grossolane frammiste a bestemmie, uscì precipitando per la scaletta esterna un giovinastro inseguito da un omaccio, che pareva ubriaco, e che si voleva scagliare contro colui che fuggiva, e gli lanciava mille vituperii.

VIGNAROLO. Dimmi or, chi sei? GUGLIELMO. Son quello che tu vuoi che sia: Pietro, Giovanni, Martino. VIGNAROLO. E perché dicevi poco dianzi che tu eri Guglielmo? GUGLIELMO. Avea bevuto in un'osteria e stava ubriaco. VIGNAROLO. Poiché non sei piú Guglielmo, chi sei? GUGLIELMO. Tuo schiavo, tuo servitore. VIGNAROLO. Io non ti vidi conobbi mai, sei mio schiavo mio servitore.

Mi gira la testa e le gambe mi reggono appena.... quella sera mi pareva di essere addirittura ubriaco. Ed anche senza parere ubriaca, io credo che la nostra comitiva avesse in se tanto di umoristico da farsi guardare da chiunque passava.

La voce rotta da un tremito convulso, il viso contraffatto, sconvolto, livido, gli occhi torvi, stralunati, ansava, smaniava, pestava i piedi, barcollava come un ubriaco. Signor Laner! Signor Laner! balbettava Evelina spaventata.

Il marchese non potea oppugnar certe teorie. Eran le sue, e Marco le avea apprese da lui. Qualche volta, a tarda ora, o sul far del mattino, tornando dal Club, o da cene con donne e uomini di dubbia fama, egli, che s'era insozzato in tutte le tristi compagnie, ubriaco, mezzo fuori di , sciorinava dinanzi a Marco le sue ciniche, fetide dottrine.

Oso persino alzare la voce e la mente al cielo, dove mia madre m'insegnò da bambino a cercare quel padre che non s'addonta di udirci parlare amorosi tra noi; che capisce il suo, il mio, tutti i linguaggi; quel Dio che io amo, e che ella vorrebbe che io temessi... «Orgoglioso! gridò il pievano, cui tremolavano le guancie, e il viso si faceva rosso: orgoglioso ubriaco di letture infami!

Te ne supplico, continuò Roberto, inginocchiandosi dinanzi a lui. Tu vedi ch'io soffro; non mi lasciare così! Roberto era pallidissimo; grosse goccie di sudore gli cadeano dalle tempie; le sue labbra, divenute sbiancate, tremavano in una contrazione, suscitata da vivo spasimo. L'altro, ubriaco, s'inteneriva; e, vanarello com'era, s'inorgogliva di vedersi supplicato.

Parola Del Giorno

s'alceste

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