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Aggiornato: 27 maggio 2025


Sono sceso dalla sacrestia, ho guardato da una vecchia porta tarlata. Nessuno. La luce parte non so di dove. Le lampade dei pilastri, le torcie degli altari, le candele delle lumiere non ardono. L'organo canta.... Sono le anime che cantano, sono le anime che parlano il loro immateriale linguaggio.

Lo trovai seduto in una poltrona, il cui dossale sovrastava di due palmi alla sua testa calva, e al dossale un'arme gentilizia baronale dell'istessa noce tarlata.

Mi sarebbe parso di profanare qualche cosa di sacro, sovrapponendo all'infantile e delicata sensazione una sensazione recente che, forse, avrebbe potuto affievolirla o farla sparire. E, per ciò, conservo nel mio studio la tarlata spinetta, di cui parecchie corde sono gi

Un giorno, da Evian, l'aveva guidata a una cappella dove celebravano una festa che chiamava a torme i credenti dai luoghi più lontani: anche egli aveva chinato la dubitosa fronte come tutti quegli umili, come lei; ma non soltanto per seguire l'esempio della fedele, per nascondere a un tempo il pianto che lo accecava. Un'altra volta, sulla montagna, ella erasi fermata dinanzi a una cappelletta alla porta tarlata della quale stava infissa la grossa chiave rugginosa; con la debole mano bianca cercava di schiudere quella porta, inutilmente. Egli stesso l'aprì, e nell'atto che schiudeva alla pia il varco del sacro luogo, egli pensava come grande fosse la secreta forza di quella debolezza apparente: quando la povera mano s'era stancata invano e pareva aver dovuto rinunziare all'intento, il muscoloso braccio era stato spinto a vincere per lei l'ostacolo. E allora egli aveva sentito struggersi dal bisogno di baciare quella mano addolorata, di baciarla devotamente sul dorso, di baciarla avidamente sulla palma; dal bisogno di sentirsi imporre la miracolosa mano sulla fronte infiammata. Non era la dolce mano soccorrevole e salutare? Non l'aveva egli vista un giorno medicare pietosamente un ferito, un infermo della cui insania morale tutti ridevano e che ella sola commiserava? Quell'uomo era caduto, grondava sangue; e alla vista del suo sangue, all'udire le sue parole più scomposte del consueto, le risa crudeli crescevano; ella sola, come una suora, aveva saputo medicarlo e guarirlo. La sua mano era soave ed agile, pronta e destra all'ufficio di carit

A questo punto, fra una tarlata imposta del vestibolo, e la grossa tenda imbottita di piuma, fece capolino la vecchia moglie del sagrestano, e chiamò: Menico vien qui un momento. Il sagrestano si mosse, entrò in chiesa colla vecchia, e ne usci poi subito dicendo ai tre: Venga in chiesa qualcuno di voi... presto, venite a vedere. Mi pare ci sia l'uomo che voi cercate.

Era cugina di mio padre e viveva, sola sola, in una casetta più vecchia di lei, dove tutto era vecchio come lei e d'onde tutto è sparito con lei, molti e molti anni fa. Si è salvata dal disastro e non so come soltanto una spinetta barcollante sui tre piedi, con la cassa tarlata anche allora, coi tasti ingialliti e sconnessi e col pedale rotto e accomodato alla meglio con spago.

I beni dell'antica famiglia erano stati confiscati fin dal che i Polony s'eran mescolati ai moti politici del loro paese. Anche la nonna Celina, che ora guardava dal di sopra del pianoforte con uno sguardo tenero, dentro la sua vecchia cornice tarlata, anche questa figurina minuscola dai labbri rosei e dai cappelli di fuoco aveva rappresentata una parte tragica negli avvenimenti e nei rivolgimenti della patria. Donna di singolare energia, accesa di santa fiamma per la causa nazionale, inscritta ad una societ

Poi fece ancora quattro o cinque altri passi e sparì anch'ella in un palazzetto a una delle cui finestre del primo piano penzolava, sbattuta dal vento, la tarlata insegna d'una locanda. Ascese la scala a tentoni. Non v'era lume; ma ella conosceva il numero dei gradini e il posto della porticina. A quella picchiò due volte, colla mano spiegata. Viene... fece di dentro una rauca voce maschile.

Egli picchiava sistematicamente quella povera antica pelle d'asino la quale, tarlata in molti luoghi e unta d'olio, dava un suono fievole e monotono appena sensibile dieci passi distante.

Sentimio da la riva la trombetta De le truppe der papa! A Teverone, Verso notte, se scense e 'gni sezione Fu dislocata drento a 'na barchetta. E m'aricordo ch'una era tarlata E che cór sego e co' li stracci pisti su la riva fu calatafata. Dopo annassimo da li doganieri, Li legassimo tutti come Cristi, E furno fatti tutti prigionieri.

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