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abito di lana color tabacco di Spagna, tutto a smerli, guarniti di gallone nero, lustro, con guardinfante; pellegrina di panno viola sulle spalle; parrucca grigiastra; occhiali a staffa; mezzi guanti, e un fiasco capace, tutto pancia, dal collo a fungo, strettissimo: vi si legge in mezzo, a grossi caratteri neri: «Acitu». LA Z

Ed io lo conosco, signori, e posso assicurarvi che quel negro è il miglior galantuomo di questa terra. Se la sua biografia non vi è nota, posso raccontarvela in poche parole. Quel negro nativo del Morant-Bay venne portato in Europa fanciullo ancora da uno speculatore, il quale, vedendo che la tratta degli schiavi in America era incomoda e non gli fruttava abbastanza, pensò di tentare una piccola tratta di grooms in Europa; imbarcò segretamente una trentina di piccoli negri, figliuoli dei suoi vecchi schiavi, e li vendé a Londra, a Parigi, a Madrid per duemila dollari l'uno. Il nostro negro è uno di questi trenta grooms. La fortuna volle ch'egli capitasse in mano d'un vecchio lord senza famiglia, il quale dopo averlo tenuto cinque anni dietro la sua carrozza, accortosi che il ragazzo era onesto ed intelligente, lo fece suo domestico, poi suo segretario, poi suo amico e, morendo, lo nominò erede di tutte le sue sostanze. Oggi questo negro (che alla morte del suo lord abbandonò l'Inghilterra e si recò in Isvizzera) è uno dei più ricchi possidenti del cantone di Ginevra, ha delle mirabili coltivazioni di tabacco e per un certo suo segreto nella concia della foglia, fabbrica i migliori zigari del paese; anzi guardate: questi vevay che fumiamo ora, vengono dai suoi magazzeni, li riconosco pel segno triangolare che v'è impresso verso la met

Un mormorio che voleva significare: «le pare, degnissimo! ma so ben che scherza ecc. eccsalì alle nari dell'Intendente, più soave della presa di tabacco che gli tenne dietro.

Questa regina, che si chiamava Caterina dei Medici, studiava molto i veleni, e il regalo del Nicot le giunse perciò assai gradito. E il tabacco venne chiamato erba della regina o anche semplicemente nicotina.

Non sapete, miei poveri piccini, ciò che è il tabacco, il tabacco col quale sono fatti quei sigaracci scuri, il cui odore produce le nausee, che hanno un sapore amaro, e macchiano di giallo la punta delle dita? Non lo sapete? Ve lo dirò io, ve lo dirò, perchè vi voglio bene e desidero che sappiate la verit

Povera madre! Nel quale è detto perchè la signora Marianna sapesse di tabacco. Quello era un gran giorno per Bonaventura Gallegos. Ogni cosa gli andava a seconda. Però egli uscì di casa Priamar con occhi fiammanti; scese le scale stropicciandosi le mani, e s'avviò verso il palazzo Vivaldi, dov'era il suo quartierino, col passo spedito d'un giovinotto di ventiquattr'anni.

La signora Avory sorrise. Ma cosa ti viene in mente, Edith? E perchè ti sei messa quell'orrido vestito color tabacco, che ti ho detto di non portar più? Ma Edith, invece di rispondere, parlò della passeggiata nel bosco; e poi Nino raccontò del tennis... E così Edith adottò la pettinatura della Germania del Nord.

Il tabacco è una pianta: ha le foglie larghe, vellutate; e i suoi fiorellini, d'un bel colore di rosa, vi spiccano piacevolmente: l'odore, peraltro, è nauseante, poichè rammenta il profumo indebolito del tabacco secco.

Bacco ubbriaca, tabacco avvelena, Venere riduce in cenere, noi lo interpretiamo così, perciò v'ha un raggio di speranza ancora, in prò del nostro pericolante Alfredo, perocchè se egli beveva e fumava poco, avr

I dotti hanno dato a questa pianta il nome di nicotina, ed ecco il perchè: Quattrocent'anni sono, un francese che si chiamava Nicot, fu mandato come ambasciatore dal re di Francia al re di Portogallo. In questo paese egli ebbe luogo di esaminare una pianta che gli Spagnuoli avevano importata dall'America e si chiamava tabacco. Siccome era una vera novit